Un vero e proprio assolto ai pandori. È successo qualche giorno fa a Palermo. In un supermercato della catena Eurospin, sono stati messi in offerta i pandori, proprio pochi giorni prima di Natale. Appena la clientela lo ha notato, è iniziata la corsa a chi riusciva a prenderne di più. E così, nel giro di 2 minuti circa, tutti i pandori sono finiti. I clienti sembravano in preda alla frenesia: si sono accalcati attorno agli scaffali in cartone che contenevano i ‘preziosi’ dolci natalizi. Gli avventori non hanno esitato a smontare gli scatoloni, nel tentativo di arraffarne quanti più possibile.
Il video del fattaccio
Ad immortalare la scena ci hanno pensato le telecamere di sorveglianza. Un dipendente si è accorto di quanto stava succedendo e si è letteralmente ‘gustato’ lo spettacolo. Non solo, data l’ilarità di quanto accadeva, ha ripreso il tutto col suo smartphone. Poi ha pubblicato su Facebook il video dell’assalto ai poveri pandori, colpevoli solo di essere scontati. Inutile dire che il video in questione è diventato virale nel giro di poche ore.
Pandori in difficoltà
I protagonisti dell’assalto avvenuto a Palermo sono stati i prodotti del noto marchio dolciario Bauli. Ma non è la prima volta che questi dolci fanno parlare di sé. A Novembre, la Melegatti, altra azienda italiana specializzata nella produzione di torte natalizie, era finita su tutti i giornali perché a rischio fallimento. Immediata è stata la risposta agli appelli d’aiuto. Tantissime persone si sono affrettate ad acquistare i loro articoli, contribuendo così a salvare almeno temporaneamente la situazione. L’entusiasmo iniziale ha però subito un’improvvisa battuta d’arresto. I responsabili hanno deciso di bloccare la produzione, a causa dei ritardi nella distribuzione di pandori e panettoni presso i vari punti vendita. Ritardi che avrebbero favorito la vendita dei prodotti a prezzo scontato, peggiorando ulteriormente la situazione.
Non resta che augurare a tutti i dipendenti Melegatti tanta fortuna e ai clienti Eurospin di Palermo una buona digestione.
Carmen Morello