TB Joshua è morto per cause non rese pubbliche. Si tratta del più influente e famigerato predicatore Nigeriano, morto Sabato nella città di Lagos, a seguito della sua trasmissione televisiva. Criticato dalla Christian Association of Nigeria e dalla Pentecostal Fellowship of Nigeria, il predicatore aveva un seguito impressionante. Decine di migliaia di spettatori da tutta l’Africa, tra i più devoti seguaci, anche importanti politici.
Bandito da You Tube e dalle reti locali, è stato accusato di inscenare falsi miracoli. Anche Facebook ha cancellato almeno un suo post in cui schiaffeggiava una donna per liberarla dai demoni.
Il coronamento del successo
TB Joshua proveniva da un ambiente povero: era orfano ed è stato cresciuto dallo zio musulmano. Poi si è fatto da se, raggiungendo una fama e uno stato di ricchezza non indifferente. Proclamatosi come “papà del Signore”, effettuava enfatiche sessioni di preghiera che avevano spesso la forma di esorcismi. Il suo potere manipolatorio era capace di far cadere a terra le persone quando allargava le braccia, o simulare uno stato di trans. Affermava di poter curare ogni malattia, compreso l’AIDS con fazzoletti miracolosi, oli e acqua santa. Tra le più discriminatorie preghiere, quelle per “curare i gay” e per liberare le donne troppo audaci per gli uomini, dai loro presunti demoni.
TB Joshua e il vantaggio di internet
L’ascesa del predicatore è avvenuta negli anni ‘90 cavalcando il successo dei programmi televisivi. Le emittenti nigeriane mandavano in onda servizi sui suoi miracoli, poi il predicatore ha superato il limite nel 2004. Le autorità nazionali hanno vietato di trasmettere i miracoli in diretta TV, ma TB Joshua non si è fermato. Ha sfruttato il divieto a suo vantaggio, lanciando una stazione satellitare, Emmanuel TV, che gli ha regalato fama internazionale. Poi arrivarono le pagine facebook e i canali You Tube con milioni di followers, assoggettati ai suoi messaggi omofobi e discriminatori. Il predicatore è stato accusato di appartenere a un gruppo occulto. Ma dopo la sua morte, milioni di persone hanno effettuato pellegrinaggi in suo onore.
Elena Marullo