Il taser, ossia la pistola elettrica diventerà, da mercoledì prossimo, il nuovo strumento di difesa delle forze dell’ordine.
L’iter del taser
Il taser rappresenta la soluzione migliore per garantire la sicurezza. Questo è quello che si presume dall’iter che lo stesso ha “affrontato”.
Il percorso del taser, iniziato nel 2014, si è concluso lo scorso luglio 2018. In questo mese, infatti, è stato dato il nulla osta per la sperimentazione che partirà il 5 settembre 2018 in dodici città italiane. La sperimentazione avrà durata di tre mesi e poi verrà presa una decisione ufficiale.
Da tempo gli agenti di polizia e i rispettivi sindacati chiedevano un’arma valida. Il taser è, di fatto, il compromesso migliore; la giusta via di mezzo tra le pistole con proiettili e il nulla.
Le regole per l’utilizzo del taser
Il ministero ha voluto indicare anche delle linee guida per l’utilizzo dell’arma dotata di caratteristiche particolari. La stessa, infatti, ha una speciale memoria che registra tutte le operazioni effettuate che non potranno essere modificate in nessun modo. Questo per evitare abusi dell’arma.
Gli agenti dovranno tenere il taser in un’apposita fondina, diversa da quella prevista per l’arma di ordinanza. Anche le regole di utilizzo sono state indicate. Le forze dell’ordine dovranno, prima di utilizzare il la pistola elettrica, mostrarla al malvivente.
Il soggetto potrà essere colpito solo se esiste una reale minaccia e a una distanza di otto metri. L’impulso trasmesso dalla pistola, inoltre, dovrà durare un massimo di cinque secondi. Gli agenti hanno infine il compito di mirare ai fianchi, alla schiena e agli arti. Non dovranno essere colpiti, invece, testa, collo e genitali.
L’annuncio di Salvini
È stato il ministro Salvini ad annunciare, tramite i social, l’arrivo del taser:
Dal 5 settembre in 12 città italiane, da Milano fino a Catania, inizierà la sperimentazione del taser, la pistola elettrica non letale che aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro. Per troppo tempo le nostre Forze dell’Ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano. Orgoglioso del lavoro quotidiano delle forze di Polizia e Carabinieri
La pistola elettrica, già usata in ben 107 paesi, rappresenta una vera e propria rivoluzione in Italia.
Elena Carletti