Tarantino. C’era una volta…A Hollywood è il suo nuovo film. Nei cinema italiani da qualche giorno, ha già incassato 5milioni di euro ed è stato visto da più di 700mila persone. Queste stesse persone, come spesso accade dopo un film di Tarantino, saranno uscite dalle sale piene di dubbi, di curiosità. È successo anche a noi, ed è per questo che vogliamo darvi qualche risposta. Leggere dopo aver visto il film, contiene pericolosi spoiler.
Personaggi reali
Con Tarantino, parliamo prima di tutto dei personaggi. Il cuore di ogni film. Il film è pieno di personaggi reali, alcuni facilmente riconoscibili, altri molto meno.
Rick Dalton e Cliff Booth, (Brad Pitt e Leonardo DiCaprio, i due protagonisti) sono inventati. Abbiamo poi personaggi reali e molto conosciuti, Steve McQueen e Bruce Lee. Poi personaggi reali ma molto meno noti: James Stacy, l’attore protagonista di Lancer; Wayne Maunder (interpretato da Luke Perry) e Sam Wanamaker (il regista di Lancer).
I luoghi
Tarantino ci porta direttamente a Hollywood. Molti luoghi sono reali e noti anche oggi, per esempio, il ristorante El Coyote, la Palyboy Mansion. Altri luoghi non esistono più. C’è anche un posto che abbiamo già visto in A star is born.
I film e registi citati
I film citati sono molti. Alcuni veri, citati esplicitamente, menzionati oppure mostrati attraverso bellissime locandine, e altri completamente inventati. Tra i film inventati ci sono sicuramente quelli Italiani. (Quando Rick Dulton va a girare in Italia). In quei momenti, si parla anche di alcuni registi importanti e reali. Antonio Margheriti, per esempio, oppure Sergio Corbucci, regista di Django nel 1966.
Le citazioni
Nel film sono menzionati e, spesso anche mostrati, moltissimi programmi televisivi e film. Eccone qualcuno. La grande fuga (famoso film del 1963 con Steve McQueen), Missione compiuta stop. La serie western Lancer, F.B.I che ebbe grande successo. È vero anche il programma di varietà in cui vediamo ballare Rick Dalton: si chiamava Hullabaloo, andò in onda nel 1965 e nel 1966.
Charles Manson
Manson aveva inciso delle canzoni. Voleva fare il cantante. Molto prima di diventare un criminale, certo. Nel film, si fa riferimento a lui e al terribile assassinio che commise. Qui trovate la storia vera. In una scena, alcune sue adepte, cantano una canzone di Manson stesso” “I’ll Never Say Never To Always”. Non è stata usata come colonna sonora per far sì che, nessuna persona legata a Manson, potesse guadagnare dei soldi.
La questione Bruce Lee
Molte delle critiche mosse a Tarantino riguardano il personaggio di Bruce Lee, interpretato da Mike Moh. Lee è presente in una scena ambientata su un set in cui litiga e combatte con Cliff e viene brutalmente battutto. Tarantino è stato accusato di razzismo e di mancanza di rispetto nei confronti di un personaggio così importante. Eppure, Tarantino prende in giro Lee esattamente come fa con molti altri personaggi. Con questa scena, riesce a spiegarci la forza di Cliff che sarà decisiva per il finale.
Il mistero sulla moglie di Cliff
Il film ci lascia intendere che sia morta. Che Cliff la abbia uccisa. Oppure no.
Una vera risposta non c’è. Anche questa è, in qualche strana maniera, una citazione Tarantiniana: nel 1981 l’attrice Nathalie Wood morì in circostanze molto sospette durante un giro in barca al largo dell’isola di Santa Catalina. Con lei c’erano il marito e l’attore Christopher Walken. Brad Pitt conosce la risposta e decide di non rivelarla. Tarantino ci spiega che quel dettaglio autobiografico, appositamente nascosto, serviva per darci una risposta. Come sarebbe stato possibile che un uomo tanto bello fosse lo stuntman-galoppino di un attore come Rick Dalton?
I titoli di coda
I fan di Tarantino sapranno che i titoli di coda sono sempre molto particolari. In questo film, si vede una pubblicità dei Big Kahuna Burger e, durante i titoli di coda, c’è Rick Dalton che recita in una pubblicità delle Red Apple.
Non abbiamo risposto? Approfondisci qui:
– New York Times
-Tarantino ha parlato del film su Spotify, in una lunga intervista per Esquire (fatta insieme a Pitt e DiCaprio), in una lunga chiacchierata con Paul Thomas Anderson.
Mariafrancesca Perna