Compie 70 anni la Ferrero, storica azienda della Nutella trasformatasi da piccolo laboratorio dolciario a terza multinazionale mondiale. Questa la storia di una crema spalmabile alle nocciole semplice, ma forte di una straordinaria carica emotiva legata alla nostra infanzia.
La storia della Nutella, crema alla nocciola per eccellenza, inizia quando Pietro Ferrero nel suo piccolo laboratorio ad Alba realizza il primo prodotto dell’azienda, la “Pasta Gianduja”o “Giandujot”, a base di nocciole e cacao che si taglia a fette e si mette sul pane. L’origine della Nutella è dunque legata al cioccolato Gianduia, che si diffonde in Piemonte in un periodo in cui le tasse eccessive sull’importazione dei semi di cacao scoraggiano la diffusione del cioccolato tradizionale. Da qui l’idea di Pietro, che nel 1946 commercializza il suo primo lotto, costituito da 300 kg di Pasta Giandujot, mentre nel 1951 nasce la Supercrema, una specie di conserva venduta in grandi barattoli.
Da allora la crescita del Gruppo è stata costante: presente in 160 Paesi – praticamente tutto il mondo – la Ferrero è rappresentata non solo da Nutella ma anche da una infinità di altri prodotti e brand inventati nel corso degli anni, come Mon Cheri (1956), Brioss (1961), Nutella(1964), Kinder (1968), Pocket Coffee (1968), Tic Tac (1969), Estathé (1972), Kinder Sorpresa (1974), Rocher (1982), Kinder Bueno (1990), Raffaello (1990), Pinguì (1992), Yogo Brioss (1995), Pan e Cioc (2004).
«Cari Ferrariani, Ferrero è fondata su questo senso di famiglia e sulla cultura aziendale ottimista che voi tutti abbracciate. Ferrero è la vostra casa, un luogo a cui dedicate tempo, un luogo pervaso da un senso di orgoglio. Grazie a voi, noi siamo leader indiscussi e io vi ammiro per ciò che fate tenendo alti i nostri standard di performance e il nostro impegno verso l’eccellenza.
Mio padre Michele credeva nella possibilità di un’impresa in grado di superare i confini ed esportare i nostri prodotti in tutto il mondo. Era un’idea ardita. È incredibile pensare quanto l’azienda si sia evoluta da allora e tutti noi possiamo essere orgogliosi del ruolo che Ferrero ha conquistato sul mercato».