“IL PRESIDENTE”: QUANDO IL TALENT SHOW ABBRACCIA LA POLITICA

talent show

Può un talent show televisivo scovare i nuovi leader politici del futuro? A quanto pare sì. In Tunisia, sul canale televisivo Carthage Plus, giovani dai 18 ai 35 anni si sfidano su temi politici utili a migliorare il paese. La prima domanda che viene posta è: «Se tu domani fossi il Presidente della Repubblica, qual è la prima cosa che faresti?».

DUE MINUTI

Con 120 secondi a disposizione inizia la sfida. Tanti progetti e tante proposte partorite dai giovani per rendere il paese nord africano migliore. La maggior parte dei ragazzi ha le idee molto chiare, facendo trasparire una grande sicurezza, inusuale per il range d’età coinvolto.

LE IDEE ESPOSTE DAVANTI AI GIUDICI

Ad ascoltare i ragazzi, decidendo se farli proseguire o meno nel programma, ci sono tre giudici: Hatem Belhaj giornalista e scrittore, Haythem El Mekki giornalista ed ex cyber attivista, Chaima Bouhlel attivista della società civile tunisina.

Sono loro che in base alle idee proposte scremano tutti i partecipanti. Si, no o forse. In quest’ultimo caso vi è una sorta di “limbo” dove i ragazzi potranno essere ripescati per poter partecipare all’accademia politica di formazione.

LE PROPOSTE

Sono tante le idee utili emerse nel talent show. Gli spunti più ricorrenti ruotano soprattutto intorno a tematiche care per la nazione, come il maggior sviluppo del turismo in modo da includere nei flussi dei vacanzieri anche le regioni interne da sempre più svantaggiate rispetto alla costa, la riforma del sistema scolastico, il rilancio dell’agricoltura sfruttando al meglio le risorse già presenti e coinvolgendo i giovani, la lotta alla corruzione, il rivoluzionamento del sistema sanitario pubblico per evitare la sempre più frequente fuga dei cervelli all’estero.

LO SCOPO DEL TALENT SHOW

La giovane democrazia tunisina liberatasi 7 anni fa dal dittatore Ben Ali ha ancora molta strada da fare ma si poggia su solide basi. L’obiettivo di “Ena Rais” (Il presidente) è quello di rinforzare l’appartenenza alla nazione dei giovani tunisini attraverso un’educazione ai concetti della democrazia e dei diritti umani.

LE ELEZIONI

Il 15 settembre la Tunisia si prepara a scegliere i propri rappresentanti governativi. Sono 26 i candidati ammessi alle elezioni presidenziali. Per la prima volta nella storia tunisina ci saranno i confronti in tv che verranno supervisionati dall’Alta Autorità Indipendente per la Comunicazione Audiovisuale (Haica). Si prospetta un acceso dibattito per convincere gli elettori.

LA SPERANZA

Dopo la morte del Capo di Stato Essebsi tra la popolazione tunisina c’è la speranza di un ulteriore miglioramento. La svalutazione del dinaro e la disparità tra le varie regioni hanno provocato in passato non pochi malesseri. Con le elezioni presidenziali del 15 settembre il destino del Paese è nelle mani del suo popolo.

 

ALBERTO CAROCCI

 

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