Uno stoccafisso chiamato Partito democratico
Mentre si litiga all'interno sulla leadership, mentre si è addirittura divisi sull'eventuale caduta del governo, mentre non emergono nuove idee,...
Leggi ancoraDetailsMatteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. 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Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. 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Si spera, infine, che questa ambizione non coster\u00e0 alla bistrattata Italia un'altra insopportabile e lancinante crisi di governo<\/strong>, gi\u00e0 sperimentata poco tempo fa a causa di qualche moijto di troppo<\/em> e di cui il Paese non ne ha proprio bisogno.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. Matteo Salvini e Matteo Renzi, politicamente agli antipodi, hanno monopolizzato il dibattito pubblico del Paese a causa della loro irrefrenabile voglia di tornare a Palazzo Chigi. ","post_status":"publish","comment_status":"open","ping_status":"open","post_password":"","post_name":"come-salvini-e-renzi-hanno-monopolizzato-la-scena-politica-italiana","to_ping":"","pinged":"","post_modified":"2023-09-03 16:44:48","post_modified_gmt":"2023-09-03 14:44:48","post_content_filtered":"","post_parent":0,"guid":"https:\/\/www.ultimavoce.it\/?p=135484","menu_order":0,"post_type":"post","post_mime_type":"","comment_count":"0","filter":"raw"}],"next":false,"prev":true,"total_page":4},"paged":1,"column_class":"jeg_col_3o3","class":"jnews_block_5"};
Fatto sta che la scissione era inevitabile. Matteo Renzi non \u00e8 mai stato di sinistra<\/strong>, e dopo tanto tempo lo ha ammesso, indirettamente. Il problema sar\u00e0 cercare di comprendere quali saranno, ora, le sue prossime mosse. Sicuramente, nel breve periodo, non ci saranno altri colpi di scena eclatanti poich\u00e9 la sua creatura \u00e8 ancora molto giovane. Nel futuro, per\u00f2, al di l\u00e0 della ferrea volont\u00e0 di combattere il suo acerrimo rivale, Matteo Salvini, l'ambizione di tornare al governo, da protagonista, si far\u00e0 sentire.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Si spera, infine, che questa ambizione non coster\u00e0 alla bistrattata Italia un'altra insopportabile e lancinante crisi di governo<\/strong>, gi\u00e0 sperimentata poco tempo fa a causa di qualche moijto di troppo<\/em> e di cui il Paese non ne ha proprio bisogno.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. 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Non si sa, ancora, se la sua creatura avr\u00e0 fortuna o se la sua mossa strategica riuscir\u00e0 nell'intento. Non si sa se Italia Viva riuscir\u00e0 a ritagliarsi un p\u00f2 di spazio all'interno del fronte centrista italiano, assieme a Siamo Europei<\/strong> di Carlo Calenda e a +Europa<\/strong>. L'obiettivo<\/a> di Matteo Renzi \u00e8 quello di avvicinare quanto pi\u00f9 possibile gli scontenti <\/strong>delle formazioni tradizionali, e in crisi, come Forza Italia. A questo proposito Berlusconi, pur con tutte le precauzioni del caso, ha espresso apprezzamento nei confronti del nuovo progetto del senatore fiorentino.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Fatto sta che la scissione era inevitabile. Matteo Renzi non \u00e8 mai stato di sinistra<\/strong>, e dopo tanto tempo lo ha ammesso, indirettamente. Il problema sar\u00e0 cercare di comprendere quali saranno, ora, le sue prossime mosse. Sicuramente, nel breve periodo, non ci saranno altri colpi di scena eclatanti poich\u00e9 la sua creatura \u00e8 ancora molto giovane. Nel futuro, per\u00f2, al di l\u00e0 della ferrea volont\u00e0 di combattere il suo acerrimo rivale, Matteo Salvini, l'ambizione di tornare al governo, da protagonista, si far\u00e0 sentire.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Si spera, infine, che questa ambizione non coster\u00e0 alla bistrattata Italia un'altra insopportabile e lancinante crisi di governo<\/strong>, gi\u00e0 sperimentata poco tempo fa a causa di qualche moijto di troppo<\/em> e di cui il Paese non ne ha proprio bisogno.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, politicamente sono agli antipodi<\/strong> ma, nonostante ci\u00f2, entrambi sono figli della stessa politica, quella televisiva, dell'egocentrismo<\/strong> e del personalismo. Entrambi hanno monopolizzato la scena politica italiana e continuano a farlo. Sono dappertutto: in televisione, in radio, sui social. Entrambi cercano disperatamente visibilit\u00e0 attraverso mosse strategiche al limite della comprensibilit\u00e0<\/strong>. L'uno si scinde da un partito dopo aver profetizzato l'unit\u00e0 e aver propiziato una \"strana alleanza\" con il Movimento Cinque Stelle, l'altro per capitalizzare un consistente bottino di consensi ha deliberatamente (e con l'insostenibile leggerezza dell'irresponsabilit\u00e0<\/em>) ha fatto cadere l'esecutivo di cui faceva parte.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Renzi, sfruttando l'errore del suo omonimo, ha colto l'occasione per tornare a contare qualcosa. L'altro Matteo \u00e8 riuscito a contenere <\/a>l'emorragia di consensi che nell'ultimo periodo gli ha portato via quasi il 5% del consenso. Entrambi godono di un'ottima abilit\u00e0 politica, di una efficace dialettica e sono arroganti<\/strong> quanto basta per non ammettere mai gli errori commessi.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sicuramente un dibattito politico co\u00ec aspro non giova alla democrazia<\/strong>, ma a loro non interessa. Entrambi si sentono leader nati e vogliono tornare ad esserlo; entrambi hanno toccato il cielo con un dito e sono rovinosamente caduti a causa di un fatale errore. Politicamente distinti ma accomunati da un unico desiderio, quello di tornare a tutti i costi sul gradino pi\u00f9 alto della politica italiana. L'uno lo sta facendo ripartendo dal basso, da un nuovo partito; l'altro la butta sulla propaganda. Solo il tempo dir\u00e0 chi dei due riuscir\u00e0 nel suo intento, per ora si pu\u00f2 soltanto dire che Salvini e Renzi, i due Mattei, hanno monopolizzato la scena politica italiana. <\/strong><\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 \u00a0 Donatello D'Andrea<\/strong><\/p>\r\n","post_title":"Come Salvini e Renzi hanno monopolizzato la scena politica italiana","post_excerpt":"In uno scenario politico che si sta frammentando, sono emerse due figure pi\u00f9 ambiziose delle altre. 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Matteo Renzi \u00e8 un politico naturale, il figlio prediletto della politica italiana di questi tempi. Una politica televisiva<\/strong>, della comunicazione social e del colpo di scena. Sicuramente sessant'anni fa, in piena Prima Repubblica, l'ex sindaco di Firenze avrebbe incollato i manifesti di partito, per\u00f2 oggi no.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Non si sa, ancora, se la sua creatura avr\u00e0 fortuna o se la sua mossa strategica riuscir\u00e0 nell'intento. Non si sa se Italia Viva riuscir\u00e0 a ritagliarsi un p\u00f2 di spazio all'interno del fronte centrista italiano, assieme a Siamo Europei<\/strong> di Carlo Calenda e a +Europa<\/strong>. L'obiettivo<\/a> di Matteo Renzi \u00e8 quello di avvicinare quanto pi\u00f9 possibile gli scontenti <\/strong>delle formazioni tradizionali, e in crisi, come Forza Italia. A questo proposito Berlusconi, pur con tutte le precauzioni del caso, ha espresso apprezzamento nei confronti del nuovo progetto del senatore fiorentino.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Fatto sta che la scissione era inevitabile. Matteo Renzi non \u00e8 mai stato di sinistra<\/strong>, e dopo tanto tempo lo ha ammesso, indirettamente. Il problema sar\u00e0 cercare di comprendere quali saranno, ora, le sue prossime mosse. Sicuramente, nel breve periodo, non ci saranno altri colpi di scena eclatanti poich\u00e9 la sua creatura \u00e8 ancora molto giovane. Nel futuro, per\u00f2, al di l\u00e0 della ferrea volont\u00e0 di combattere il suo acerrimo rivale, Matteo Salvini, l'ambizione di tornare al governo, da protagonista, si far\u00e0 sentire.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Si spera, infine, che questa ambizione non coster\u00e0 alla bistrattata Italia un'altra insopportabile e lancinante crisi di governo<\/strong>, gi\u00e0 sperimentata poco tempo fa a causa di qualche moijto di troppo<\/em> e di cui il Paese non ne ha proprio bisogno.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Dopo l'8 agosto<\/strong>, giorno in cui Matteo Salvini ha annunciato l'apertura ufficiosa della crisi di governo, sembrerebbe che il leader della Lega non ne abbia azzeccata pi\u00f9 una. Nonostante i ripetuti moniti degli uomini a lui pi\u00f9 vicini, il leader del Carroccio ha aperto uno dei periodi pi\u00f9 strani e controversi della storia politica dell'Italia degli ultimi anni.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Ora, quasi barcollando nel buio, l'ex Ministro dell'Interno continua a ripetere sempre le stesse parole, gli stessi concetti, le stesse incostituzionali illazioni. Da \"poltronari\" a \"governo non voluto dal popolo\", alla sua retorica da Papeete<\/a> si va affiancando, in cuor suo, il rimorso <\/strong>per un gesto compiuto a causa della troppa sicurezza maturata guardando il risultato dell'Europee<\/strong> e i conseguenti sondaggi <\/strong>che davano la Lega vicina al 38%.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Apparentemente i due Mattei non avrebbero quasi niente in comune<\/strong>. Uno centrista, l'altro sovranista. Uno euro-entusiasta, l'altro euro-scettico. Invece no. Entrambi sono figli della stessa politica, quella della comunicazione totale, dell'effetto scenico. Entrambi usano in modo quasi smodato i social per comunicare con la propria base. E lo fanno alla stessa maniera, punzecchiandosi a vicenda con messaggi al limite della provocazione.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Matteo Salvini, come il suo omonimo nel 2016, \u00e8 riuscito nella rovinosa impresa di far crollare tutto quello che aveva costruito. Spinto dall'arroganza<\/strong> ha rovesciato un governo, all'interno del quale aveva l'inerzia dalla sua parte, catapultandosi ai margini del Parlamento. Ed ora, ha monopolizzato le reti televisive per tornare alla ribalta. Entrambi i Mattei sono stati traditi dalla loro ambizione<\/strong> e dalla loro presunta intoccabilit\u00e0<\/strong>.<\/p>\r\n\r\n\r\n\r\n Sia chiaro, L'altro Matteo, quello della Lega<\/h3>\r\n\r\n\r\n\r\n
L'altro Matteo, quello della Lega<\/h3>\r\n\r\n\r\n\r\n
L'altro Matteo, quello della Lega<\/h3>\r\n\r\n\r\n\r\n
L'altro Matteo, quello della Lega<\/h3>\r\n\r\n\r\n\r\n
L'altro Matteo, quello della Lega<\/h3>\r\n\r\n\r\n\r\n