Suzy e Donna Garrett: fanno la storia la cinquantaseienne Suzy e la ventiseienne Donna, che pilotano “in famiglia” l’aereo di linea della compagnia nordamericana Skywest Airlines. Abbiamo fatto la storia, dicono sorridendo alle prime dichiarazioni. Il primato di Suzy è quello di essere stata tra le prime dodici donne ad essere assunte dalla compagnia trent’anni fa, quando ancora le donne erano mosche bianche in un mondo dell’aviazione declinato al maschile.
Suzy ha seguito il suo sogno: spiccare il volo non da passeggera ma da protagonista, ed ha condiviso questa passione con l’intera famiglia: a partire dal marito Doug, anche lui pilota, fino a giungere ai suoi due figli, Mark e Donna. La giovane copre al momento il ruolo di primo ufficiale, augurandosi di salire di grado.
La parola alle donne
Dalle dichiarazioni rilasciate dalle due pilote emerge tanta gioia per essersi trovate insieme, e per aver raggiunto un traguardo importante nell’universo femminile. «Amiamo il nostro lavoro», racconta il comandante Suzy. «Nessuno dei nostri figli pensava di diventare pilota, ma quando inizi a guardare altre carriere, persone sedute ore e ore in ufficio, e poi guardi noi così felici, allora cominci a cambiare idea». Un piano chiaro, che l’ambiziosa Suzy ha deciso di realizzare. Continua sua figlia Donna. «Ho deciso di volare per la passione e l’amore dei miei genitori per il volo. L’hanno reso così divertente. Ho avuto modo di fare un sacco di viaggi crescendo. Sperimentare lo stile di vita di mia madre e mio padre è stato meraviglioso». L’esperienza di Suzy e Donna spinge tante altre giovani donne a spiccare il volo, scegliendo un percorso fino ad ora considerato maschile quasi per dinastia.
Il profondo Gender Gap nel mondo dell’aviazione
Nonostante si possa volare ormai da un secolo, ad oggi solo l’8% dei piloti è rappresentato dalla componente femminile. Ma le cose potrebbero cambiare: si stima che entro i prossimi 20 anni serviranno 637mila piloti in più. Ma non solo: c’è bisogno di abbattere gli stereotipi di genere. E per farlo, bisogna partire dai più piccoli. La compagnia Easy Jet ha lanciato nel 2018 la campagna pubblicitaria “Prova a prendermi”, capendo che i sogni dei piccini partono dalle immagini. La pubblicità rappresenta una bambina che cammina fieramente, guidando un equipaggio composto da uomini. L’idea è quella di modificare le percezioni di genere maturate sin dalla tenera età, integrando le donne in quegli ambiti che fino ai giorni nostri le hanno viste coprire un ruolo marginale. Anche il mondo dell’aviazione ha bisogno di sfatare i propri miti, smettendo di pensare alle donne solamente come eleganti e sorridenti hostess a servizio dei passeggeri.
Suzy e Donna Garrett si uniscono ad altri esempi femminili
Suzy e Donna non sono in realtà il primo esempio di questo cambiamento: nel 2019 anche Wendy Rexon e sua figlia Kelly hanno pilotato un Boeing diretto a Las Vegas. Un anno prima è diventato virale il caso di Flor Pua: la giovane ventiquattrenne di origini filippine, che è stata anche eletta Miss Belgio 2018. Il 2009 ha visto il primo equipaggio afroamericano capitanato da Jones Kerr, per conto della compagnia statunitense ExpressJet Airlines. Anche se i diritti femminili e civili devono ancora fare molti passi avanti, questi esempi testimoniano che siamo già sulla buona strada.
Elena Marullo