Come spiegare l’immigrazione ai bambini?
Il sussidiario di quinta elementare “Diventa protagonista” scritto da Berardi, Giorgi e Rubaudo per l’editore Il capitello ha cercato di dare un risposta. Una risposta inadeguata e superficiale. In solo 10 righe è spiegata la complessità dell’immigrazione e delle sue conseguenze:
E’ aumentata la presenza di stranieri provenienti soprattutto dai paesi asiatici e dal Nordafrica. Molti vengono accolti nei centri di assistenza per i profughi e sono clandestini, cioè la loro permanenza in Italia non è autorizzata dalla legge. Nelle nostre città gli immigrati vivono spesso in condizioni precarie: non trovano un lavoro, seppure umile e pesante, né case dignitose. Perciò la loro integrazione è difficile: per motivi economici e sociali, i residenti talvolta li considerano una minaccia per il proprio benessere e manifestano intolleranza nei loro confronti.
Insomma i profughi sono clandestini che non hanno il diritto di stare in Italia e non riescono a vivere in modo dignitoso. In pratica sono un peso per la società. La loro presenza è una minaccia per il benessere degli italiani: è quindi implicito il desiderio dei “residenti” (forse sono tutti amici di Salvini) di far rimpatriare questi sgraditi ospiti.
Per sottolineare meglio il concetto nel sussidiario le parole “stranieri” e “integrazione” sono evidenziate in neretto, mentre “profughi” e “immigrati” in rosso: non a caso vengono spiegate come sinonimi.
Gli immigrati ostacolano il benessere italiano
Il messaggio che il sussidiario vuole veicolare è esplicitato in modo chiaro, ma anche la sua collocazione non sembra casuale. Il testo finito sotto accusa è posto sotto a un paragrafo in cui viene spiegata la “fuga dei cervelli“: una coincidenza? O forse l’immigrazione mina la stabilità della società per cui i laureati non trovano un lavoro che li soddisfi e emigrano.
Il sussidiario educa all’intolleranza
Sicuramente è necessario spiegare ai bambini il fenomeno dell’immigrazione, visto che inevitabilmente anche loro si trovano ogni giorno a contatto con la diversità. La multiculturalità delle classi ne è una prova evidente. Ma di certo questo non è il modo giusto.
L’ex sindaco di Lampedusa e componente della direzione nazionale del Pd Giusi Nicolini ha espresso il suo dissenso: “Questi libri sono stati adottati per formare i cittadini di domani all’intolleranza. Chi ha scelto questo testo?” La domanda è rivolta direttamente al ministro della pubblica istruzione Valeria Fedeli.
Il paragrafo razzista, la copertina sessista
Anche la copertina del sussidiario è finita sotto accusa. Sono presenti tre bambini: uno con in testa un elmetto da cantiere e in mano un progetto; un altro con davanti delle provette di laboratorio e l’unica bambina con sulla testa un’anfora. Insomma i maschi diventeranno un architetto e uno scienziato mentre la femmina non è altro che un’ancella, ossia si limiterà ad essere una casalinga. Non esisteva un lavoro adatto a una femmina da raffigurare nella copertina?
Camilla Gaggero