In campo i campioni in carica, i Kansas City Chiefs del giovane e fortissimo Mahomes, contro i Tampa Bay Bucaneers, la rivelazione della stagione, guidati dall’ormai leggendario Tom Brady: il Super Bowl LV si preannuncia un grande spettacolo.
Si disputerà domenica sera a Tampa Bay, alle 18 ora locale, il Super Bowl LV. Anche se si disputa a febbraio 2021, la prima domenica del mese come da tradizione, è il Super Bowl relativo alla regular season che si è svolta nel 2020. Come tutte le competizioni sportive – e come, di fatto, ogni attività – la scorsa è stata una stagione di NFL particolare. Stadi completamente vuoti o quasi e squadre alle prese con rigidi protocolli di sicurezza sanitaria da rispettare, per un circo sportivo che coinvolge un numero elevatissimo – anche rispetto ad altri sport di squadra – di giocatori, tecnici e addetti.
Sarà un Super Bowl diverso, ma si preannuncia comunque un grande avvenimento, sia dal punto di vista sportivo che da quello dello spettacolo. Stiamo pur sempre parlando dell’evento sportivo dell’anno made in USA. Di fronte ci saranno i Kansas City Chiefs, campioni in carica, e i Tampa Bay Bucaneers, guidati dall’immortale Tom Brady.
Il Super Bowl LV si disputerà a mezzanotte e mezza – ora italiana – nella notte tra domenica e lunedì. E sarà possibile vederlo in diretta, anche in chiaro, su Rai Due.
Sarà un grande evento sportivo ed anche, come da tradizione, un grande show. Con tanti motivi per cui seguirlo – nonostante l’orario – sia per i tifosi di football americano che per gli appassionati di sport in generale.
Super Bowl LV
Rigorosamente scritto in numeri romani, un unicum nella tradizione sportiva statunitense. Fu fatta un eccezione solo per l’edizione numero 50, poiché in caratteri romani si scrive L: che nelle abbreviazioni sportive americane fa riferimento a “lose”, perdere.
È anche una finale unica nel suo genere rispetto agli altri sport di squadra più celebri: si gioca con una partita secca e non su una serie al meglio delle sette, come nell’hockey, nel baseball e nel basket.
Tutti davanti alla televisione
Dei trenta show televisivi più visti di sempre negli USA, ventinove sono state edizioni del Super Bowl. Ci si aspetta che, anche quest’anno, si piazzeranno davanti al televisore circa 110 milioni di statunitensi. In pratica un terzo della popolazione. Le cifre per comprare gli spazi pubblicitari sono da capogiro. Si sfiorano i 6 milioni di dollari per uno spot di 30”.
Tom Brady
Il quarterback di Tampa Bay l’impresa l’ha già fatta. L’ennesima. Lo scorso anno, a 42 anni già compiuti e con sei titoli già conquistati (su nove finali disputate), ha lasciato Boston e i New England Patriots – la sua casa per 20 anni – per ricominciare a Tampa Bay. Con una squadra che era tra le cenerentole della Lega. Con stagione più complicata alle porte e pochissimo tempo per prepararsi, a causa della pandemia. Dovendo anche adattarsi a un gioco completamente diverso da quello che ha condotto, da vincente, nelle ultime stagioni. E ce l’ha fatta.
(Tom Brady ci mostra cosa può fare un braccio allenato a 43 anni)
La Cenerentola è pronta per il grande ballo e l’immortale Tom ce l’ha portata con una stagione più che positiva. Qualche inevitabile passaggio a vuoto non ha incrinato più di tanto le sue statistiche personali ed è innegabile che il suo carisma, il suo talento e la sua dedizione alla causa abbiano influenzato positivamente tutti i Bucaneers, al di là del suo contributo in campo. I record li ha infranti già tutti, o quasi. Nell’ultima conferenza stampa ha dichiarato che ‘il giorno dopo il Super Bowl inizierà già a pensare alla prossima stagione’. È proprio questa sua mentalità che – se non lo spiega del tutto – ci da già un bell’indizio sul perchè si possa davvero considerarlo il miglior QB di sempre.
Patrick Mahomes
Quando Brady alzava il suo primo Vince Lombardi Trophy (il trofeo dei vincitori, dedicato allo storico coach dei Green Bay Packer degli anni ’60), Patrick era un vivace bambino di sei anni. Era il 2001. Vent’anni dopo Mahomes è pronto a disputare il suo secondo Super Bowl consecutivo. Evento raro in NFL. Ed ancora più raro è vincerne due di seguito. Ma il QB dei Kansas City Chiefs sembra essere nato apposta per infrangere ogni record. Giocatore moderno, dotato di un gran lancio, di capacità di reazione straordinarie quando è messo sotto pressione e in grado di correre quasi come un running back. Mahomes ha già detto che è sua intenzione “giocare a lungo, magari tanto a lungo come Brady…L’allenamento è la chiave di tutto”. Parla il giovane, ma sembra di sentire il “vecchio”: forse è davvero destinato a ripercorrerne i successi.
In ogni caso, ci si aspetta un grande spettacolo. Tony Romo, ex QB dei Dallas Cowboys e ora opinionista di punta della CBS ha dichiarato che è come se si fossero affrontati in una finale Michael Jordan e LeBron James.
Gli altri protagonisti
Non ci sono, ovviamente, solo i due QB. Dalla parte di Kansas City ci si aspetta molto da Travis Kelce. Il migliore tight-end della lega è praticamente immarcabile nell’uno contro uno. Lui e il ricevitore Hill – tre touchdown nella finale di Conference – sono le migliori armi in mano a Mahomes. Nonostante l’attacco di Kansas City abbia perso qualche pezzo per strada, due così non li ha nessun altro team.
(Un piccolo assaggio di quello che può combinare l’attacco dei KC Chiefs)
Dall’altra parte ci sono Evans e Godwin, due ricevitori fortissimi, obiettivi perfetti per i lanci di Brady. E poi c’è Rob Gronkowski, che di Brady è un fedelissimo. Si era ritirato due anni fa, dopo l’ultimo Super Bowl vinto insieme coi Patriots. Ma dopo un anno dedicato al wrestling, ha deciso di rimettere in testa il casco e raggiungere il suo vecchio compagno a Tampa Bay. Non ha disputato una stagione particolarmente brillante. Ma è uno di quelli che nelle partite decisive tira fuori il meglio.
(Rob Gronkowski si presenta sul palco dell’evento di wrestling Smack Down)
Chi vincerà?
I Chiefs sono favoriti. Hanno il miglior record nella regular season, hanno già battuto i Bucaneers durante la stagione e sono i campioni in carica. Ma arrivano all’atto finale con qualche cerotto. E uno come Tom Brady non si può mai sottovalutare. La differenza, come spesso accade, potrebbero farla le difese. Entrambe brave a portare pressione sui QB avversari, dovranno stare attente a contenere le contromosse.
Potenzialmente Mahomes è uno dei QB che meglio sa sfuggire alla pressione e ai tentativi di blitz: con le corse, ma anche con lanci che pescano le aree scoperte della difesa avversaria. Le sue statistiche, in questi frangenti, sono impressionanti.
Brady, anche a causa dell’età, potrebbe patire di più la pressione, soprattutto se la difesa avversaria dovesse arrivare a mettergli le mani addosso con qualche sack. Ma, oltre alla sua capacità di esplorare gli spazi sguarniti della difesa avversaria con lanci corti e veloci – la specialità della casa – quest’anno ha ricordato a tutti che anche sul lungo ci sa fare. Il coach dei Bucaneers punta molto sulla profondità e Brady si è adattato subito, da campione qual’è. Perciò Kansas City dovrà stare attenta a non scoprirsi eccessivamente per portare pressione su Brady. Queste le premesse, ora sta al campo parlare. Tenendo presente che una partita così importante si gioca sulla filo della tensione sportiva e si vince spesso grazie alla capacità di sfruttare i momenti favorevoli durante il match.
La prima volta in casa
Nessuna squadra aveva mai avuto, fino a questa stagione, l’onore di disputare il Super Bowl nello stadio di casa. Le sedi vengono decise con largo anticipo e mai nessuna franchigia è arrivata puntuale all’appuntamento. I Bucaneers sono i primi a riuscirci. D’altra parte chi, se non Tom Brady, avrebbe potuto far segnare anche questo piccolo record?
Al Raymond James Stadium sono attesi 25.000 spettatori, rispetto a una capienza di 65.000 posti. 7.500 di loro saranno membri del personale medico – già vaccinati – invitati direttamente dalla Federazione. Ad ogni modo Anthony Fauci, il consigliere medico del Presidente USA, si è detto preoccupato, temendo che il Super Bowl – sia per chi sarà allo stadio che per chi si riunirà a vederlo in compagnia – possa causare un boom di contagi.
La prima volta di Sarah
Ci sarà un’altra prima volta nel Super Bowl LV, quella di un arbitro donna. Si tratta di Sarah Thomas, informatrice farmaceutica, tre figli, 46 anni e sei stagioni da stimato arbitro in NFL alle spalle. Un traguardo meritato, una designazione che abbatte un muro significativo e che traccia una strada da percorrere. Non solo in NFL.
Lo show
La pandemia ha fatto tagliare parte del contorno spettacolare che solitamente circonda il Super Bowl. Ma ci saranno comunque momenti di grande spettacolo.
Lo show prepartita è stato affidato a Miley Cyrus, mentre lo spettacolo di metà partita vedrà in scena la pop-star canadese The Weekend. Una scelta importante, considerato che il cantante è un sostenitore di Black Lives Matter. Visti i precedenti che hanno coinvolto la federazione nelle vicende delle proteste iniziate dall’ex QB dei San Francisco 49ers, Colin Kaepernick, si spera possa segnalare una significativa inversione di tendenza.
Prima di lui, negli anni, si sono esibiti sul palco a metà partita star planetarie come Michael Jackson, Bruce Springsteen e Lady Gaga, solo per citarne alcuni.
L’angolo della poesia
Per la prima volta ci sarà anche un momento dedicato alla poesia. Ci sarà la ventiduenne Amanda Gorman, poetessa e attivista che ha da poco partecipato alla cerimonia di insediamento del presidente Biden a Washington. Reciterà una poesia dedicata ai tre capitani onorari, scelti dalla federazione. L’onore è toccato a Trimaine Davis, Suzie Dorner e James Martin; un insegnante, un’infermiera e un veterano di guerra che si sono distinti particolarmente per impegno e solidarietà nell’emergenza dovuta al Covid.
Tra curiosità di contorno e grandi aspettative sportive, gli ingredienti per una grande notte di sport e spettacolo ci sono tutti. Non resta che aspettare ancora qualche ora e lasciare la parola al campo…
Simone Sciutteri