Le suffragette tornano a calcare le strade di Londra

Pochi mesi fa il grande schermo ha riportato in auge il tema delle suffragette, le donne coraggiose che hanno avuto un ruolo importante nel Novecento storico.

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Fonte: mirror.co.uk

Ispirate probabilmente dal film, alcune celebri donne inglesi, tra cui l’attrice Emma Watson e la scrittrice J. K. Rowling, hanno scritto una lettera aperta al neo Sindaco di Londra, Sadiq Khan, palesando diplomaticamente le loro congratulazioni, e chiedendo una statua in Parliament Square per commemorare le protagoniste di una lotta politico-sociale di quasi un secolo fa.

D’altronde è stato il Sindaco stesso, che ricordiamo essere di umili origini, durante la sua campagna elettorale, ad impegnarsi nel «combattere per rompere le barriere che impediscono il successo delle donne».  

Fonte: loccidente.it

Jess Philips, Caroline Lucas e Stella Creasy, facenti parte del gruppo femminile firmatario della petizione, hanno sottolineato che Parliament Square, dove si trova appunto la sede del Parlamento inglese, è ornata da undici statue di famose personalità, come Sir Winston Churchill ad esempio, di cui nessuna è però dedicata ad una donna.

Tra le celebrità che hanno invitato il Sindaco londinese a dar seguito al suo proposito di affrontare la sotto considerazione delle donne in posizioni di rilievo, troviamo anche la cantante Alison Moyet, Naomi Harris e Amanda Abbington.

Esse hanno evidenziato come il “secondo piano” femminile sia esteso a vari campi culturali, dalla politica al cinema, e l’attivista Caroline Criado-Perez ha asserito che «Ci sono grandi uomini, da tutti riveriti, come Nelson Mandela e il Mahatma Gandhi. Sono uomini che hanno combattuto duramente per i diritti democratici e umani, e hanno il diritto di essere riconosciuti. Ma dove sono le donne che hanno combattuto altrettanto duramente per i loro diritti democratici e umani? Dove sono tutte le donne che hanno sfidato convenzioni sociali e i manganelli della polizia? Che sono scese in strada. Che hanno affrontato la derisione, l’imprigionamento, gli assalti violenti, semplicemente perché credevano che le donne fossero uguali agli uomini?».

Tra due anni si compirà il centenario della prima vittoria delle suffragette grazie alle quali il voto è stato concesso anche alle donne inglesi e nel frattempo oltre sessantacinquemila donne, firmatarie della petizione, si augurano che il Sindaco Sadiq Khan, dia seguito alle promesse elettorali di parità di diritti.

 

Paola Bianchi

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