Le spiagge di Clifton, a Città del Capo, in Sud Africa, sono il luogo delle recenti proteste iniziate venerdì a seguito di alcune accuse di razzismo mosse dai bagnanti di colore nei confronti degli agenti di sicurezza privati assunti per sorvegliare e tenere lontano delinquenti e criminali.
I sorveglianti infatti avrebbero cacciato persone nere dalla spiaggia al tramonto, impedendo loro di accedere al sito nei giorni precedenti a Natale. Tuttavia tale atteggiamento rientrerebbe in una generale privatizzazione dell’area da parte dei ricchi abitanti. Infatti è stato fatto notare che un’agenzia privata di sicurezza non ha alcuna autorità per far sgomberare una spiaggia, se non la polizia di stato. Le intenzioni dei sorveglianti è tenere alla larga delinquenti o potenziali trasgressori. e secondo l’attivista Chumani Maxwele, uno dei principali portavoce della protesta, ha dichiarato:
Queste agenzie private di sicurezza sono state assunte dai residenti di Clifton ed è stato ordinato loro di impedire l’accesso alle persone di colore che sembrano provenire dalle townships (aree di segregazione sudafricane) o ai criminali […]
Maxwele ha portato e diffuso la protesta anche sui social tramite l’hashtag #ReclaimClifton (“Riprendiamoci Clifton”); l’attivista di 34 anni è già stato un importante esponente di altre battaglie antirazziste e anticolonialiste, come la campagna #RhodesMustFall inerente alla rimozione della statua di Cecil Rhodes, politico britannico e governante del Sud Africa di fine Ottocento, dall’università di Città del Capo, considerato una figura legata al passato coloniale e razzista del paese.
La manifestazione e la reazione degli animalisti
La polemica ha raggiunto il culmine con una manifestazione costituita da un rituale sulla spiaggia che ha visto lo sgozzamento di una pecora come sacrificio per purificare la spiaggia. Il rito, avuto luogo venerdì sera, nelle intenzioni dei manifestanti doveva cacciare via lo spirito maligno del razzismo, ma ha incontrato le critiche degli animalisti, che vi hanno visto una crudeltà gratuita e insensata; il gesto però è stato difeso come parte della culturale ancestrale del popolo sudafricano.
Barbara Milano.