Stranger Things: il successo della serie Netflix
Anni 80, atmosfere dark, il tema del paranormale e l’amicizia di quattro ragazzini appassionati di Dungeons and Dragons. Sono questi i presupposti che hanno reso Stranger Things una serie di successo. La storia è quella di quattro amici, la cui vita viene sconvolta dalla scomparsa di uno di loro e dalla comparsa di una ragazzina dai poteri paranormali: Eleven. Il resto della trama ruota attorno a questa sparizione e alla scoperta di un nuovo mondo: quello del sottosopra.
Nella prima stagione abbiamo avuto un accenno a questa dimensione parallela dalla quale proviene la piccola protagonista femminile (interpretata magistralmente da Mille Bobby Brown) che come abbiamo visto nelle prime puntate della nuova stagione, pare sia capace di usare a piacimento questo spazio temporale fantascientifico popolato da creature mostruose. La seconda stagione esplorerà meglio il mondo del sottosopra. Come già visto dal trailer sembra quasi che non si tratti di un mostro ma bensì una realtà che vuole invadere la cittadina dell’Indiana dove vivono Will e i suoi amici, capovolgendo l’intero mondo.
Nel trailer vediamo lo sceriffo Hopper (David Harbour) dire: “Qualunque cosa stia accadendo, si sta diffondendo da questo posto.” Poi Joyce Byers (Winona Ryder) chiede a suo figlio (Noah Schnapp): “Cosa vuole?”, e sentiamo Will rispondere: “Non me. Chiunque altro.”
https://www.youtube.com/watch?v=OCbTbEhPSD8
Questo aspetto di mistero è uno dei punti forti della serie, che tuttavia ha ottenuto successo anche grazie ad altri fattori, come gli anni 80. Le ambientazioni (dalle macchine, ai vestiti dei ragazzi) la musica (come quella dei Clash) la madre di Will (interpretata da Winona Ryder icona dell’epoca) le citazioni (star wars o il signore degli anelli)e gli sceneggiati trasmessi in tv.
Matt e Ross Duffer creatori della serie, hanno dichiarato fin dall’inizio che la serie è “Una lettera d’amore agli anni ’80. Una via di mezzo tra i Goonies e Stand By Me”.
Proprio perché i protagonisti sono dei ragazzini alle prese con l’orrore del sovrannaturale che entra nelle loro case attraverso le luci e l’oscurità del bosco.
La serie TV ha ottenuto così tanto successo che se ne è subito creato un business dietro.
Si possono acquistare alcuni gadget.: Action figure dei protagonisti, t-shirt del mondo del sottosopra, la tazza con le luci di natale, o il libro di Guy Adams che risponde alle curiosità del mondo del sottosopra.
Lo shopping da Stranger Things addicted potrebbe continuare con l’acquisto di un paio di scarpe della catena americana di negozi specializzati in streetwear bait. Le scarpe sono un omaggio sia alla serie, ma anche a Ghostbusters. Sono infatti decorate con i disegni di Dustin dedicati alla sua passione per gli acchiappa fantasmi, che abbiamo visto anche nella seconda puntata della nuova stagione. La puntata era incentrata sulla notte di Halloween, e i quattro amici non potevano che omaggiare la cultura degli anni 80, vestendosi da Ghostbusters.
Halloween è stato presente nelle prime puntate donando alla serie un atmosfera cupa e piena di mistero come la notte della festa dei morti. Si gioca a dolcetto o scherzetto andando in giro a spaventare la gente ed indossando costumi, per richiamare la simbologia della morte e dell’occulto legata all’origine di Halloween. A proposito di costumi, ovviamente in seguito al successo di Stranger Things, è in voga vestirsi come i protagonisti, in particolare come Eleven.
Infine poco prima del debutto della seconda stagione, è stato anche progettato e reso disponibile sul play store il videogioco della serie. Con una grafica stile anni 80, si potrà giocare con 7 protagonisti ed entrare ad Hawkins. Ci sono enigmi da risolvere e si può giocare in due modalità, una delle quali riporta nel 1984. Però nonostante l’atmosfera retrò, proprio per sancire che il gioco ha voluto essere una promozione della nuova stagione, si potranno sfidare gli amici come in molti giochi di ruolo.
Stranger Things è stata considerata da Maureen Ryan di Variety un omaggio a Steven Spielberg in particolar modo ad E.T.
L’aspetto fantascientifico che fa da cornice all’amicizia dei ragazzi con Eleven, mostra il suo successo dietro ai misteri che sconvolgono e lasciano i fan con la voglia di proseguire e fare quello che si definisce un “binge watching” attratti dalla meraviglia di una serie emozionante con il suo misto di “innocenza, cameratismo, sarcasmo e paura” .
I produttori sono già al lavoro per una terza stagione visto il grande seguito che ha portato Stranger Things ad essere riconosciuta come miglior serie drammatica con le migliori colonne sonore. Senza dimenticare il cast che ha saputo interpretare bene le sue parti e che in questa stagione sarà più cresciuto e con maggiori sfumature emotive che renderanno interessante il loro percorso.
Rosiello Silvia