Strange World è il nuovo film Disney: nessun principe, ma un adolescente apertamente gay

Strange World

Strange World è il Sessantunesimo classico Disney. Il primo, tra i classici, ad avere un adolescente apertamente gay.

Strange World – Un Mondo Misterioso, anticipa il Natale, arrivando nelle sale italiane il 23 novembre.

Esattamente come tutti i classici Disney, mira a conquistare l’attenzione delle famiglie, coinvolgendo i più piccoli e, spesso, commuovendo i più grandi.

Attenta alle tematiche più sensibili, la pellicola racchiuderà un’avventura colorata, frizzante e deliziosamente arcobaleno. Tra i suoi protagonisti, infatti, ci sarà Ethan, il primo adolescente apertamente gay creato da Disney.

Interessante è come Disney racconterà l’orientamento sessuale di Ethan: essere gay è solo uno dei tanti aspetti di sé. In Strange World, Ethan non intraprenderà un faticoso percorso d’accettazione, non guarderà al coming out come a un passo inevitabile. In Ethan c’è solo la normalizzazione di un aspetto comune. Ad esempio, la cotta che racconterà di avere per un suo compagno di classe, Diazo, ha l’aspetto di una semplice cotta adolescenziale. E come tale verrà vissuta.

Quello che Disney mira a costruire è la normalità di una favola nuova, aggiornata, reale nella sua fantasia. Chiunque, ora, tra i classici Disney potrà guardarsi e sentirsi parte di un mondo che non è mai stato uguale, ma che in tal modo è stato rappresentato.

Certamente, ai fini stessi dell’inclusività, bello sarebbe non sottolineare – esattamente come accade nel film – aspetti che dovrebbero essere considerati normali, al pari dell’amore nato tra un principe e una principessa. La nostra realtà, però, a differenza del Mondo Strano di Ethan, racconta storie diverse. Ecco perché il passo compiuto da Disney è piccolo, ma significativo. Ecco perché parlarne non è fuori luogo, ma importante.

Strange World, la trama: famiglia, avventura e ambiente

Ispirato alle grandi storie di Jules Verne, diretto dal premio Oscar Don Hall – premiato per Big Hero 6 – e sceneggiato e codiretto da Qui Nguyen – con alle spalle Raya e l’ultimo drago – Strange World non avrà a cuore solo il progetto avviato da Disney per una maggiore inclusività. L’importanza data alla favola, da parte della grande casa cinematografica, non verrà tradita. Strange World offrirà al pubblico la possibilità di sognare una grande avventura, fatta di creature gelatinose e ambienti bizzarri.

Al centro della narrazione si staglierà la famiglia Clade, raccontata in tre generazioni diverse. Il più anziano, Jaeger Clade, è un esploratore leggendario, animato da una curiosità inarrestabile, deciso a voler scoprire cosa possa celarsi al di là delle montagne a cornice del suo mondo. Durante una spedizione con il figlio, Searcher, Jaeger deciderà di proseguire la spedizione da solo, scomparendo, apparentemente, per sempre.




Searcher, che durante quella spedizione scoverà una pianta rivoluzionaria chiamata pando, tornerà a casa, garantendo, a seguito di quella scoperta, elettricità per tutta la città di Avalonia. Ma non solo. Dopo 25 anni, Searcher avrà una nuova famiglia: sua moglie Meridien e suo figlio Ethan, appassionato, come il nonno, d’avventura.

A dare inizio all’avventura sarà proprio la miracolosa pianta del pando, che parrà, nel tempo, indebolirsi. Il tema dell’ambiente è evidente. L’importanza della difesa dell’ambiente, di cosa rimarrà alle generazioni future, risuona forte e chiaro all’interno della pellicola. Decisi a scoprirne l’origine, si partirà giungendo sino al centro della terra, scovando uno Strano Mondo in cui, per tutti quegli anni, era rimasto proprio Searcher. L’immagine dell’uomo indomito, assolutista, che non deve chiedere mai, si lega fortemente al ruolo paterno. Tra gli scopi del film, infatti, vi è anche la volontà di smantellare il maschio egoista e narcisista, interessato solo a un individualismo distruttivo. Indubbiamente, scegliere di affrontare determinate tematiche include il rischio, nel complesso, di presentare un prodotto dai toni eccessivamente moralisti e paternalistici. Un rischio che alletta chi, ghiotto di polemiche, non aspetta altro che lamentarsi, per l’ennesima volta, di quanto il politicamente corretto sia corrosivo.

Censure, distribuzione e apparenti insuccessi

A testimoniare come si è ben lontani dalla naturalezza con cui si parla delle tematiche LGBTQ+ in Strange World, arriva la censura.

La Disney, questa volta, ha deciso di non distribuire la pellicola in più di venti territori. Un portavoce della stessa casa d’animazione dichiarerà:

Nei paesi dove lavoriamo, intendiamo condividere le nostre storie nella loro forma originale, come le abbiamo concepite noi e i nostri artisti. Se facciamo delle modifiche, per motivi legali o per altre considerazioni, si tratta sempre di piccoli cambiamenti. Non facciamo mai modifiche che pensiamo possano avere un impatto sulla storia. In quel caso, preferiamo non distribuire un contenuto in un determinato paese

Eliminare l’elemento disturbante, ovvero l’omosessualità di Ethan, renderebbe la storia incomprensibile. Di qui, la scelta di non distribuire la pellicola in aree come il Medio Oriente, la Cina, la Malesia, l’Indonesia, il Pakistan, l’Africa orientale, l’Africa occidentale, le Maldive, il Nepal, il Bangladesh e la Russia. Inoltre, anche nei paesi in cui è stato distribuito, il film non sta riscuotendo particolare successo.

Stando alle prime informazioni, la pellicola oltre a non aver portato grandi numeri al botteghino, ha ottenuto un punteggio di CinemaScore pari a B, il più basso mai ottenuto dalla casa d’animazione dal 1991.

Ma cos’è CinemaScore?

CinemaScore è una realtà che si occupa di ricerche di mercato. Attraverso dei sondaggi effettuati all’uscita dei cinema, raccoglie le valutazioni degli spettatori sui lungometraggi che hanno appena visto. Le valutazioni vengono espresse con delle lettere, impiegate per elaborare, in seguito, dati statistici: più è elevato il punteggio CinemaScore, più è concreta la probabilità di un passaparola positivo, con conseguente possibilità di incasso.

In Italia, il film è arrivato il 23 novembre. Guardarlo offre la possibilità di osservare la finzione di un Mondo Strano, in cui è normale ciò che viene bandito da un Mondo brutalmente reale e forse, proprio per questo, più Strano.

Angela Piccolomo

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