Protagoniste della “lotta al potere” politico contemporaneo sono la premier Giorgia Meloni e la segretaria del PD Elly Schlein, insieme rappresentano personalità con forza, carisma e intelligenza. Queste stesse caratteristiche si possono trovare anche in due figure storiche: la regina di Inghilterra Elisabetta I e la regina di Scozia Mary Stuart, anche loro protagoniste di una “lotta al potere” per la conquista della corona inglese.
Tutte e quattro queste donne hanno rappresentato e rappresentano delle personalità di grande spessore a livello nazionale, con visioni politiche, religiose e sociali molto simili tra loro, analizzate ovviamente con il giusto contesto storico e socioculturale.
Per esempio, per quanto riguarda il tema della religione cattolica sono molte le similitudini tra la premier e la regina scozzese, entrambe con una visione “conservatrice” e “tradizionalista”.
Durante il XVI sec. la Scozia e l’Inghilterra sono state teatro di scontri e “lotta al potere” tra la fazione cattolica e protestante. Alla guida di questi ultimi vi era la regina inglese, capo della chiesa Anglicana come la tradizione stabilita da Enrico VIII vuole.
La motivazione alla base del conflitto tra i fedeli in epoca elisabettiana, è che i protestanti non riconoscono la figura del papa; il re Enrico VIII tra i vari motivi per cui si distaccò da Roma è per poter divorziare dalla moglie Caterina d’Aragona.
Mary Stuart attua delle politiche repressive nei confronti dei protestanti, dimostrando chiari segni di una visione tradizionale della religione cristiana; per rafforzare il potere politico e ottenere l’approvazione dei cattolici la regina ricorre a delle nozze strategiche prima con lord Darnley e poi con il conte Bothwell, entrambi della stessa fede.
Ma quindi come collegare questi fatti avvenuti secoli fa con la politica di Giorgia Meloni? Ebbene, il partito guidato dalla premier, Fratelli d’Italia, da sempre si è dichiarato favorevole alle famiglie di stampo tradizionale (madre, padre e figli), contro l’aborto e per una giusta tutela della vita, inoltre sono sempre stati propensi all’introduzione dell’obbligo del crocifisso nelle aule scolastiche.
Altro elemento curioso riguarda l’analisi della retorica, sia Giorgia Meloni che Mary Stuart sono donne esperte di comunicazione, entrambe sono in grado di intrattenere conversazioni importanti e comizi politici con grande maestria. In ogni occasione pubblica dimostrano di possedere un linguaggio forbito e non da meno, un carattere forte e una personalità importante.
Avversarie della premier e della regina scozzese in questa “lotta al potere” tutta femminile ci sono la regina Elisabetta I e la segretaria del PD Elly Schlein.
Le visioni politiche di Elisabetta I e della Schlein si possono considerare di stampo “tollerante” e in un certo senso “progressista”.
Entrambe inizialmente non sono state accettate dalla popolazione, la regina era considerata una figlia illegittima del re Enrico VIII, mentre la segretaria è stata criticata per non essere nata in Italia ma in Svizzera. Tutte e due le donne, grazie alla forte personalità, sono riuscite a farsi strada in una corsa al potere ostica.
La sovrana inglese ha attuato una politica religiosa tollerante verso le altre conversioni, mentre sul piano economico ha contribuito alla fioritura delle rotte commerciali, che hanno aiutato a trovare nuovi posti di lavoro, e anche all’aumento di scambi culturali.
Per quanto riguarda le proposte e le idee politiche della segretaria Schlein, sicuramente troviamo dei punti riguardo la formazione di nuovi posti di lavoro e la richiesta di un salario dignitoso. Sotto l’aspetto socio-culturale, la Schlein si batte per l’integrazione di diverse realtà (migranti, LGBTQIA+).
In ultimo, ciò che lega la storia di queste quattro donne è quella di una “lotta al potere” che supera i confini nazionali e politici. La “lotta al potere” di queste personalità di spicco è una lotta fatta di donne forti che vivono in un contesto socioculturale poco favorevole al potere femminile.