“Una mattina, siccome uno di noi era senza nero, si servì del blu: era nato l’Impressionismo” (Pierre Auguste Renoir). Nella seconda metà dell’Ottocento, a Parigi, nasceva una corrente artistica chiamata Impressionismo.
Esso si ispirava al Romanticismo e al Realismo, i quali avevano come peculiarità una profonda rottura con la tradizione. L’Impressionismo introdusse numerose innovazioni in campo artistico, come l’interesse rivolto più al colore che al disegno, il mito dell’artista ribelle alle convenzioni e un rinnovato interesse verso la pittura paesaggistica.
Napoleone III aveva inaugurato il Salon des Refusés, che aveva lo scopo di “accogliere” opere escluse dal Salon ufficiale, come ad esempio “Le déjeuner sur l’herbe” dell’artista Manet, giudicata sconveniente per via di uno dei soggetti dipinti, una donna nuda intenta a svolgere un’attività quotidiana (appunto consumare la prima colazione). L’Impressionismo ebbe una grande diffusione in Europa, anche se in Paesi come la nostra Italia in toni minori. In particolare, la sua teoria del colore diede vita al pointillisme di Seurat, che vedeva i colori accostati senza essere mescolati, lasciando che fosse l’occhio a farlo.
Ebbene, ecco una bella notizia per tutti gli appassionati dell’arte in generale e dell’Impressionismo in particolare. A Treviso (nel museo di Santa Caterina), a partire dal 29 ottobre, saranno esposti ben 140 fra i migliori capolavori di questa corrente artistica. Niente paura: i dipinti potranno essere ammirati fino al 17 aprile del 2017.
Monet, Renoir, Manet, Gauguin, Degas, Van Gogh e tanti altri vi aspettano a Treviso! Potrete ammirare opere di una bellezza sconcertante e, dipinto dopo dipinto, avrete la magnifica opportunità di conoscere (o ripercorrere oer l’ennesima volta) la storia dell’Impressionismo. Dipinti come “Le rondini” e “Passeggiata sulla scogliera a Pourville” saranno esposti per voi, per un viaggio emozionante ed istruttivo allo stesso tempo.
L’Impressionismo, con la sua particolare tecnica del colore e i suoi paesaggi magnifici e carichi di nostalgia, aprirà le sue porte agli amanti dell’arte, ma anche e soprattutto a coloro che l’arte la conoscono poco e sono desiderosi di approfondire la conoscenza. Cosa aspettate?