Stile di vita più sostenibile: le abitudini da adottare per un 2020 eco-friendly

Stile di vita più sostenibile

I cambiamenti climatici rappresentano un’emergenza ormai comprovata da report  e allarmi della comunità scientifica.  Mentre a livello legislativo  si lavora  in direzione dell’attuazione di politiche  green, vediamo quali abitudini quotidiane possiamo adottare per uno stile di vita più sostenibile.

No all’usa e getta

Dai bicchieri di plastica alle stoviglie biodegradabili, l’errore di fondo non cambia: il monouso. Impiegare risorse per la produzione e lo smaltimento di utensili che verranno utilizzati in una sola occasione è il fondamento portante della società dello spreco.  Le alternative oggi in commercio  sono pensate per soddisfare tutte le esigenze: da borraccedischetti struccanti lavabili,  passando per stoviglie riutilizzabili in plastica rigida e shopper in tessuto.




Evita gli imballaggi

Quando possibile, acquista prodotti sfusi. In cucina, ad esempio, all’insalata in busta e ai funghi in vaschetta già tagliati è bene preferire ortaggi a km 0. Per quanto riguarda igiene e pulizia, se non vuoi optare per il fai da te, sono disponibili in commercio detersivi alla spina, saponette e shampoo solido.  E per il trasporto di panini e sandwich, addio carta stagnola: oggi esistono apposite borse  riutilizzabili, che fungono anche da tovaglie.

Scegli la mobilità sostenibile

Per eliminare la tua impronta di carbonio, spostati a piedi o in bicicletta e prediligi i mezzi pubblici alla macchina. Laddove non sia possibile, scegli soluzioni di car pooling, a beneficio dell’ambiente e delle tue tasche. Cerca di evitare crociere e  viaggi in aereo. Secondo uno studio del CAN, il trasporto aereo causa il 4,9% del riscaldamento climatico globale.

Occhio a ciò che mangi

Fai attenzione alla provenienza dei cibi: scegli prodotti stagionali e locali ed evita il consumo di alimenti ad alto impatto ambientale. Rivolgiti al Commercio Equo e Solidale per l’acquisto di prodotti come caffè, zucchero e banane.  Il Fair Trade, infatti, promuove la sostenibilità ambientale con lavorazioni non inquinanti, e rispetta i diritti dei lavoratori.  Riduci o elimina il consumo di carne. Secondo un report pubblicato da Science, gli allevamenti provocano il 15% delle emissioni di gas serra. Inoltre,  l’industria della carne  è responsabile  della deforestazione di aree incontaminate, che vengono destinate a uso agricolo per la produzione di mangime.  Non solo carne, ma anche derivati animali: secondo il rapporto di EWG, i formaggi sono al terzo posto nella lista dei cibi a più alto impatto ambientale.

Parola d’ordine: condivisione

Abbassa la tua impronta ecologica riducendo gli acquisti. Anziché comprare libri, ad esempio, puoi rivolgerti alla biblioteca della tua città e ai mercatini dell’usato. Inoltre, puoi ricorrere alle moderne iniziative di BookCrossing e Little Free Library. Anche per l’abbigliamento, scegli di dare nuova vita a un prodotto di seconda mano. Non solo nei negozi fisici, ma anche online, oggi esistono molte realtà che permettono lo scambio e l’acquisto di capi di vestiario usati, tra cui siti di e-commerce o appositi gruppi nati su Facebook.

Calcola la tua impronta ecologica

Infine, puoi verificare quanto è sostenibile il tuo stile di vita attraverso il calcolo della tua impronta ecologica.  Rispondendo ad una serie di domande sul tuo stile di vita, otterrai la quantità di risorse che consumi, in relazione alla capacità della Terra di rigenerarle. Considerando l’attuale consumo di risorse su scala mondiale, la popolazione avrebbe bisogno di 1,7 pianeta Terra. Da qui, l’Overshoot Day, che indica il giorno in cui le risorse rinnovabili che la Terra è in grado di produrre in un anno si esauriscono. Il 2019 è stato l’anno in cui l’umanità ha consumato più rapidamente le risorse terrestri. Il giorno del debito ambientale ci ricorda quanto la nostra sia una corsa contro il tempo, in cui non esistono alternative: there is no planet B.

 

Laura Bellucci

Exit mobile version