La Spagna pone fine alla sterilizzazione forzata delle persone con disabilità

Nuove terminologie sulla disabilità nelle scuole pressione economica sulle famiglie con disabilità impatto della disabilità sulle famiglie sterilizzazione forzata

Sterilizzazione forzata: una prassi del regolamento legislativo da cancellare

Molti sono i tabù che circondano l’esistenza delle persone con disabilità.  La maggior parte di essi trovano terreno fertile nei pregiudizi che la società consciamente promuove attraverso decisioni civili, politiche e giuridiche. Il punto di vista pubblico invade anche aspetti intimi quanto essenziali che interessano la vita delle persone con disabilità. Ne consegue una continua stigmatizzazione di questi soggetti in favore dell’abilismo. Ossia l’atteggiamento discriminatorio messo in atto nei confronti delle persone con disabilità. Un atteggiamento che danneggia le loro vite e mina i loro diritti. Come, ad esempio, i diritti riproduttivi. Ne è ben conscia la Spagna che ha finalmente sradicato dal proprio codice la sterilizzazione forzata delle persone con disabilità.



Una riforma che segna un importante passo in avanti per il paese e che permetterà alle persone con disabilità di mantenere la loro fertilità a parità di condizioni con le altre persone. Sino ad oggi, infatti, l’articolo 156.2 del Codice Penale spagnolo non considerava reato la sterilizzazione forzata di una persona con disabilità.
Grazie a ciò, i dati ufficiali contano 140 sterilizzazioni forzate non consensuali nel solo anno 2016. E, sempre secondo i dati, circa 865 interventi nel periodo che va dal 2005 al 2013. Nella maggior parte dei casi, le richieste di intervento provengono dalla famiglia del soggetto con disabilità e sono giustificate come misure di prevenzione o iperprotezione.
Anche il governo del paese ha sempre difeso la pratica della sterilizzazione forzata come norma volta a difendere le persone incapaci di intendere e di volere dall’incorrere in gravidanze indesiderate.

Dietro alla pratica della sterilizzazione forzata si cela una storia di repressione nei confronti delle minoranze

La sterilizzazione forzata, definita anche sterilizzazione obbligatoria, è l’insieme dei programmi attuati da politiche governative che tentano di costringere le persone a sottoporsi all’intervento chirurgico di sterilizzazione. Sono stati istituiti in vari paesi del mondo per impedire la riproduzione e la moltiplicazione dei membri della popolazione considerati portatori di difetti genetici.

Nella dichiarazione del governo si legge che in Spagna, negli ultimi dieci anni più di mille persone sono state sterilizzate con la forza, la maggior parte delle quali donne. Sono proprio le donne a subire la conseguenza più dura del pregiudizio che classifica le persone con disabilità come prive dei mezzi necessari per prendersi cura di un figlio. Nonché incapaci di autodeterminarsi e di vivere liberamente la propria sessualità. Queste ragioni hanno spinto gruppi attivisti e organizzazioni a combattere per il diritto di riproduzione e di autodeterminazione degli individui con disabilità. Tra gli altri, il Comitato spagnolo dei rappresentanti delle persone con disabilità (CERMI) si è sempre dichiarato contrario alla sterilizzazione forzata, dichiarando che tale disposizione rappresenta una “spaventosa violazione dei diritti umani”.

La legge infrange le norme del diritto internazionale e in particolare la Convenzione dell’ONU per i diritti delle persone con disabilità.  Tale convenzione sostiene che le persone con handicap devono esercitare i propri diritti sessuali e riproduttivi in parità di condizioni.
A sostegno dell’abolizione della sterilizzazione forzata, il CERMI ha affermato che è finita una delle più gravi violazioni dei diritti umani consentite dalla legge spagnola.

Carola Varano

Exit mobile version