La statua dell’elefante in Piazza della Minerva a Roma è stata sfregiata da alcuni vandali. Il capolavoro di Gian Lorenzo Bernini è stato privato di una zanna. Al vaglio delle autorità i filmati delle telecamere.
Ennesimo sfregio al patrimonio storico-artistico italiano. Questa volta tocca ad una statua del Bernini. La statua dell’elefante in Piazza della Minerva a Roma ha subito uno sfregio ad opera di vandali per ora ignoti.
Il fatto è avvenuto la notte scorsa. Un pezzo della zanna dell’elefante è stato staccato ed è stato ritrovato a terra dalla polizia locale. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha permesso il recupero del pezzo sottratto alla statua che ora si trova in loro possesso.
In corso le indagini per smascherare i responsabili del gesto, attraverso la visione dei filmati di alcune telecamere presenti in Piazza della Minerva a Roma.
L’elefantino della Minerva è un’opera di Gian Lorenzo Bernini che venne realizzata per fare da supporto ad uno dei tredici obelischi di Roma, per l’appunto l’obelisco della Minerva detto anche Pulcin o Porcin della Minerva.
La storia dell’elefantino della Minerva e l’origine del suo strano soprannome deriva da una vendetta personale di Bernini. L’opera infatti fu commissionata da Papa Alessandro VII al Bernini per celebrare la Divina Saggezza.
L’elefantino simbolo della forza che occorre per sorreggere cotanta saggezza si erge di fronte la Chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Tuttavia la scelta di affidare la realizzazione dell’opera al Bernini scatenò l’invidia di Padre Domenico Paglia che aveva anch’egli presentato un progetto a papa Alessandro VII, vedendoselo però rifiutato.
Per tale motivo, avanzò critiche al progetto del Bernini circa la stabilità dell’intera opera. Secondo la sua opinione il peso dell’obelisco gravava sulle zampe dell’elefante e quindi non rispettava i canoni delle proporzioni classiche.
Bernini si rifiutò di apportare delle modifiche ma il Papa decise di accogliere le obiezioni fatte da Padre Domenico Paglia. Alla fine, nel 1667 Bernini disegnò l’opera definitiva che fu poi realizzata da uno dei suoi allievi. Tuttavia decise di vendicarsi del frate domenicano che aveva osato sfidarlo, posizionando l’elefantino con le terga rivolte verso il vicino convento domenicano dove risiedeva Padre Paglia.
Oggi la beffa si è rivolta purtroppo contro lo stesso Bernini che si è visto sfregiare la sua opera. Ma questa volta il gesto non ha nessun risvolto comico, anzi.
Laura Maiellaro