Lo scorso martedì 3 novembre negli Stati Uniti non si è votato solo per eleggere il presidente, i componenti di Camera e Senato e diversi sindaci e governatori. Infatti, gli americani si sono anche espressi su alcune proposte di legge.
In particolare, in New Jersey, Arizona, Montana, Mississippi e South Dakota si è votato per la legalizzazione della cannabis, sia medica che ricreativa. In tutti e cinque gli stati americani hanno vinto i sostenitori di questa riforma. Dunque, gli Stati a stelle e strisce dove è legale l’erba per uso medico sono saliti a 36. Invece, sono 15 quelli dove è legale per uso ricreativo.
Gli americani sempre più antiproibizionisti
La presidenza degli Stati Uniti D’America è ancora in quanto potrebbero restare nazionalisti per altri quattro anni. Allo stesso tempo però abbiamo la certezza che il popolo americano è diventato sempre di più antiproibizionista. Infatti, per il momento il grande vincitore delle elezioni 2020 è la marijuana.
Il New Jersey ha approvato la marijuana ricreativa per uso adulto (età maggiore di 21 anni). Il voto ha consentito ai legislatori di procedere alla regolamentazione e al rilascio delle licenze.
Invece, in Arizona e Montana hanno legalizzato il possesso, l’uso ricreativo e la coltivazione casalinga di cannabis per gli adulti. Gli abitanti di questi due stati americani possono coltivare fino a sei piante. Allo stesso tempo però i legislatori hanno imposto una tassa del 16% sulle vendite. Inoltre, le persone che hanno dei precedenti legati alla marijuana possono presentare una petizione per l’eliminazione di questi reati dalla loro fedina penale. Poi, in Mississippi hanno legalizzato solo la marijuana medica.
Infine, in South Dakota hanno approvato l’erba sia per uso ricreativo, sia per uso medico. In ambito ricreativo sarà possibile per gli adulti possederla e venderla fino a una quantità di 28 grammi e potranno coltivarne tre piante.
MARIO RUGGIERO