Stati Uniti: gatto cieco “vede” grazie ad un cane guida

Una storia incredibile ci giunge dagli Stati Uniti d’America, dove un cane è diventato la “guida” di un povero gatto affetto da cecità.

La storia di Lime

La gatta in questione si chiama Lime, e al momento della nascita presentava diverse disfunzioni e infezioni. Insieme alla sorellina (anche’essa cieca) è stata abbandonata dalla madre. Successivamente,  i due felini sono stati presi in cura dalla Humane Society di Jacksonville, in Florida. Lì si è occupata di loro una volontaria, che le ha aiutate nel loro percorso riabilitativo. In poche settimane si sono rimesse in sesto, mostrando di avere i sensi molto sviluppati.

Amore a prima vista per il gatto

La foto di Lime è stata notata da Bryanna Rosario di Miami, che memore del suo caro gatto Lemon scomparso poco tempo prima, ha deciso di mettersi in macchina e di andare a prendersi la gattina.  L’emozione di vederla ed abbracciarla, l’ha ripagata del lungo tragitto e anche Lime ha ricambiato il preventivo affetto ricevuto.

Amicizia indissolubile con il cane Letty

Il carattere giocherellone e socievole, ha permesso a Lime di legare fin da subito con gli altri animali della casa: due gatti e due cani, in particolar modo con Letty, uno dei due cani.

Lime fin da subito ha iniziato a familiarizzare con la coda di Letty, trovando al contempo la guida di cui aveva bisogno. Il cane non lo lascia mai solo e ha capito subito le sue esigenze speciali. E anche se Lime è estremamente vivace e non si ferma praticamente mai, Letty lo segue ovunque evitando che si cacci in qualche guaio, facendogli da guida e arrivando dove la gattina non può arrivare con la vista.

Insomma, si tratta di una vicenda decisamente affascinante, ma anche emozionante. Notoriamente cani e gatti non vanno troppo d’accordo (in alcuni casi per niente), è davvero raro che tra di loro si venga a creare un’alchimia simile. Inoltre non tutte le persone adottano animali affetti da problemi permanenti e per questo il gesto di Bryanna Rosario va solo che lodato.

Antonio Pilato

 




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