Il maltempo è tornato a far danni negli Stati Uniti, per la precisione ad Ellicott City, nel Maryland. Trattasi di un piccolo centro situato sulla riva occidentale del fiume Patapsco, a circa 20 Km da Baltimora.
Cosa è accaduto
Una lunga e incessante pioggia, è stata seguita da un inondazione spaventosa con tanto di boato dovuto al ribollire delle acque. Al momento non ci sono notizie su presenti feriti e dispersi. Sono però in corso i lavori da parte delle squadre di emergenza, giunte nel centro della cittadina coperto di fango dopo che le acque si sono ritirate.
Motivo dell’inondazione
La causa principale va ricercata nella tempesta tropicale Alberto, che richiama un intenso flusso di aria molto umida proveniente direttamente dal Golfo del Messico.
Analogie con il 2016
Già due anni fa il Maryland era stato vittima di questi incresciosi fenomeni, infatti, nel luglio 2016, su Ellicott City erano caduti 17 centimetri di pioggia in circa 2-3 ore. Ieri invece, stando alle stime riportate, sono venuti giù circa 20-25 centimetri di pioggia in 6 ore, con la maggior parte delle precipitazioni avvenute nell’arco di 3 ore.
Stato di emergenza
In seguito all’accaduto e dopo aver visitato l’area interessata, il governatore del Maryland Larry Hogan, ha immediatamente dichiarato lo stato di emergenza. Inoltre ha promesso massimo sostegno ai cittadini, invitando la gente a evitare le strade nelle zone a rischio e a cercare riparo nei piani superiori di abitazioni e strutture. Il governatore ha anche affermato che catastrofi di questa portata si verificano una volta ogni mille anni. Purtroppo però in questa zona degli Stati Uniti, è successo due volte nel giro di altrettanti anni.
Allarme tra i residenti
Naturalmente sono arrivate molteplici telefonate di aiuto. Diversi abitanti sono rimasti bloccati a causa dell’impossibilità di uscire dagli edifici. Le immagini trasmesse dalle emittenti televisive d’altronde parlano chiaro, Ellicott City sembra una palude piuttosto che una città.
Antonio Pilato