La nota catena di caffetteria statunitense vuole testare il Bel Paese. A Milano altre tre aperture e se le attività dovessero andar bene potrebbero essere coinvolte anche altre città italiane
Stavolta è tutto vero, dopo tanto vociferare Starbucks sbarca in Italia e particolar modo a Roma e Milano. Ma se per quanto concerne il capoluogo lombardo la notizia era già risaputa, per la Capitale si tratta di una novità degli ultimi giorni.
Ad onor del vero l’indiscrezione era nell’aria già da qualche mese (era stato annunciato dall’imprenditore bergamasco Antonio Percassi, che sta facendo da intermediario con per conto della multinazionale americana), ma stando a quanto riportato dalla agenzia Dire, ora sono stati individuati i primi due punti in cui si insedierà Starbucks.
Si tratta di due zone centralissime della città Eterna, ovvero la stazione Termini (la più grande d’Italia) e la storica Piazza di Spagna, dove i turisti sono presenti praticamente 365 giorni l’anno.
Per quanto concerne le inaugurazioni dei due locali, il periodo dovrebbe essere con tutta probabilità a cavallo tra aprile e maggio del 2018. Il prossimo anno potrebbe riservare ulteriori sorprese, con l’aumento dei negozi Starbucks in giro per lo stivale, a patto però che quelli di Roma e Milano diano dei risultati soddisfacenti.
Dunque alla fine anche un paese come il nostro, che in quanto a caffetterie non ha nulla da invidiare a nessuno, si è dovuto “piegare” alle grandi aziende estere e conformarsi ad altre nazioni. I dubbi sulla buona riuscita di questo esperimento sono comunque molteplici, vista la grande concorrenza e lo scetticismo dei più tradizionalisti, legati alla loro idea del bar di fiducia.
Allo stesso tempo però considerando il grande appeal che ha il suddetto marchio nel mondo misto al grande afflusso di stranieri nelle località italiane, il business potrebbe anche andare a buon fine. Al mercato l’ardua sentenza.
Antonio Pilato