Stanziati aiuti per la messa in sicurezza di Torre Garisenda

messa in sicurezza di Torre Garisenda

Il sindaco di Bologna Matteo Leopore ha comunicato che verranno utilizzati 4,7 milioni di euro per la messa in sicurezza di Torre Garisenda.

È ormai da anni che la situazione per la messa in sicurezza di Torre Garisenda è monitorata. Dal 2018 una commissione vigila sul suo stato e nell’ultimo periodo i risultati sono peggiorati drasticamente. Da qualche mese una delle due torri simbolo di Bologna è a rischio di crollo. Inizialmente è giunto ai cittadini l’invito a prestare la massima attenzione, il comune ha transennato il perimettro della torre per evitare il rischio di feriti durante un ipotetico crollo.

Per comprendere in modo maggiormente preciso la gravità della situazione il comune ha chiuso traffico nei pressi della Garisenda. Questo permetterà ai sensori sonori e di pressione di lavorare senza l’inquinamento prodotto dal traffico di auto e bus. Le famose due torri di Bologna si trovano, infatti, nel pieno centro della città, luogo in cui è difficile evitare il passaggio di lavoratori e turisti.

Durante il passare delle settimane si è pensato a cosa fare per ridare stabilità a quello che rappresenta il patrimonio culturale più importante della città.
La risposta è arrivata oggi dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore. il primo passo è stato stabilire le risorse per la messa in sicurezza della torre: la somma ammonta a 4,7 milioni di euro. In seguito al consiglio comunale si è deciso di stanziare nell’immediato 3,4 milioni di euro che serviranno a realizzare la struttura per mettere in sicurezza la base e il perimetro della torre.

Il comitato tecnico scientifico ha valuato la messa in sicurezza e ha stabilito tutte le procedure per lo svolgimento dei lavori. La relazione sarà sottoscritta in via definitiva tra mercoledì e giovedì ma il comitato comunale ne conosce già i contenuti.
Ciò che è noto al pubblico e ormai certo è che le condizioni di sicurezza non sussistono e c’è bisogno di un pronto intervento rapido ed efficiente. La Protezione Civile procederà man mano ad informare i residenti sulla procedura della messa in sicurezza.

L’intenzione è quella di realizzare un cilindro utile a contenere la torre, partiranno subito i lavori sulla parte sottostante. Nei prossimi sei mesi, poi, i lavori continueranno sviluppandosi in altezza e ultimando il contenitore di Torre Garisenda.
La prima fase dei lavori è estremamente emergenziale e l’azienda Faggioli ha accettato di prendersi il carico dei lavori.

In seguito ai lavori per la messa in sicurezza sarà necessario iniziare il restauro che sicuramente farà aumentare il budget prefissato. Si tratta, tuttavia, di lavori necessari in primo luogo per l’importanza del patrimonio storico costituito dalla torre. Inoltre, per quanto paradossale la spesa risulta inevitabile per l’investimento sul turismo, perdere la sua attrazione principale costerebbe a Bologna molto più di un restauro.

Margherita De Cataldo

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