Progetto utopisco
Si parla da decenni della volontà di rinnovare il calcio italiano attraverso strutture adeguate, ma in Italia oltre alla burocrazia e alla mancanza di fondi, spesso bisogna fare i conti con la politica. Dopo l’arresto di settimana scorsa del presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, le istituzione regionali hanno iniziato a spartirsi le colpe e la sensazione è che ancora una volta questo progetto stadio non s’ha da fare. I tifosi giallorossi meritano un nuovo luogo dove poter tifare i propri colori, ma ancora una volta le fazioni di stampo politico sembrano prendere il sopravvento.
Movimento 5 stelle vs Grillini
I vertici del Movimento 5 stelle continuano a sperare che la vicenda giudiziaria che ha portato in carcere il presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito non si allarghi, che i presunti episodi di corruzione restino isolati e non facciano cadere altri pezzi della sempre traballante giunta di Virginia Raggi. Ci sono già alcuni consiglieri pronti a dare battaglia sulla procedura, in uno scontro tra filosofie politiche che ancora una volta c’entrano poco con il calcio. Sulla questione è interventuto anche il vicepresidente della Regione Lazio Devid Porrello, che così ha commentato la vicenda: “Abbiamo già sufficienti elementi per chiederci se abbia senso andare avanti con questa storia. Fermare l’intero progetto stadio non sarebbe una sconfitta, ma la giusta presa di posizione davanti a fatti tutti da chiarire per la tutela dell’amministrazione e del Movimento”. Dichiarazioni che quindi avvicina idealmente il vicepresidente al Movimento 5 stelle, da sempre in lotta con Virginia Raggi.
Virginia non ci sta
Il sindaco di Roma però non ha intenzione di fermarsi. Nell’intervista rilasciata domenica sera a Non è l’arena, incalzata sull’argomento stadio, ecco cosa ha risposto la sindaca grillina: “Io ho attivato un’altra due diligence, un’altra verifica sul procedimento e alla luce di quello che è accaduto e ne sto facendo fare un’altra, perché non posso sottoporre l’amministrazione capitolina, Roma Capitale, a un danno erariale. Quando ci siamo seduti, questo va detto, l’ex assessore all’Urbanistica, Berdini, che aveva condiviso un percorso con noi, la prima cosa che ha fatto è stata quella di attivare – non richiesto da nessuno – il processo per la Conferenza dei Servizi. Se lui non avesse attivato la Conferenza dei Servizi oggi non saremmo qui a parlarne”. C’è del marcio a Roma, e in attesa di sviluppi sul fronte stadio, i tifosi dovranno fare dei necessità virtù. In altre parole, aspettare (e sperare).
Marco Alborghetti