Attaccato da uno squalo perde una gamba ma non è in pericolo di vita
Nei pressi di Ain Sokhna, una località marittima vicino la capitale egiziana de Il Cairo, si è verificato lo scorso fine settimana un attacco da parte di uno squalo a un giovane ventitreenne egiziano. La nota località turistica sul Golfo di Suez, è stata coinvolta in questa terribile vicenda lo scorso sabato mentre il giovane nuotava a largo della costa.
Si era allontanato di circa sei chilometri quando il movimento del suo corpo e le lenze utilizzate per la pesca hanno attirato uno squalo dalla specie non identificata. I funzionari del Ministero dell’Ambiente stanno indagando sull’accaduto ma affermano che non ci sia un reale pericolo di attacco: l’ultimo caso si era verificato con l’uccisione di un turista tedesco nel 2015.
Il giovane è stato subito trasportato nell’ospedale della capitale egiziana lontana 120 chilometri dalla zona turistica. Dopo una delicata operazione si è resa necessaria l’amputazione di una gamba. Non è in pericolo di vita ma è ancora ricoverato nel reparto di terapia intensiva.
Le autorità egiziane rassicurano i bagnanti dicendo che gli squali abitano il Mar Rosso e che non bisogna temerli in quanto non si sono mai avvicinati alla costa finora. La maggior parte dei turisti nuota a 500 metri dalla costa, mentre l’attacco si è verificato in acque molto profonde: il pericolo risulta essere scongiurato per il momento.
Per precauzione, le autorità hanno emanato il divieto di pesca e di nuoto in mare aperto con la motivazione di “pericolo di squali”. Nella nota località turistica di Ain Sokhna , tale divieto si protrarrà per 15 giorni. Durante questo periodo sono state previste alcune perlustrazioni nelle acque del Mar Rosso che accerteranno l’effettiva lontananza degli squali dalla costa.
Il ventitreenne si rimetterà presto in sesto, seppur con un deficit notevole. L’invito ai bagnanti è quello di non avventurarsi in aree sconosciute: potrebbero verificarsi incontri spiacevoli.
Maria Giovanna Campagna