È successo di nuovo
Solo pochi giorni fa, in una discoteca ad Ancona, un giovane aveva spruzzato lo spray al peperoncino in mezzo alla folla, causando sei vittime.
Quest’oggi, presso l’Istituto tecnico Cardano di Pavia, qualcuno ha cercato di emularlo. Non ci sono stati morti, ma tanta paura e molti feriti.
Sono infatti 48 i ragazzi intossicati al seguito della diffusione della sostanza urticante. Per 30 è stata richiesta una visita medica. Le numerose ambulanze dirottate sul posto hanno accompagnato gli studenti in codice verde o giallo presso il policlinico San Matteo o all’ospedale di Voghera. A rendere note queste stime è stata l’Azienda regionale di emergenza-urgenza (Areu). Sicuramente le conseguenze potevano essere di gran lunga più gravi.
Tutte le persone entrate in contatto con lo spray al peperoncino hanno provato difficoltà respiratorie, bruciore agli occhi e irritazione alla gola.
Secondo le prime ricostruzioni, un ragazzo avrebbe spruzzato la sostanza negli spogliatoi della palestra.
Dinamica e reazioni della politica
Gli studenti, rientrati negli spogliatoi dopo la lezione di educazione fisica, hanno iniziato subito a sentirsi male. Di lì a poco, probabilmente sfruttando i condotti di areazione, lo spray al peperoncino si è diffuso per tutto l’istituto, scatenando il panico. Alcuni dei feriti infatti hanno rimediato escoriazioni e lividi dovuti alla calca seguita alla diffusione della sostanza urticante nel resto della scuola.
Gli studenti che per primi hanno sentito gli effetti dello spray hanno subito collegato quanto successo a loro oggi ai fatti della discoteca di Corinaldo. Incalzati dagli inviati della Repubblica Milano, non si sono però sbilanciati su possibili colpevoli.
Le reazioni del mondo politico non si sono fatte attendere.
Il Ministro dell’Istruzione Bussetti ha definito quanto successo “inaccettabile”, prefigurando inoltre interventi seri per accertare le dinamiche dell’accaduto.
Il Ministro dell’Interno Salvini ha invece difeso la legittimità dello spray al peperoncino, ricordando come abbia salvato molte donne da tentativi di violenza. In seguito, ha comunque chiarito come secondo lui chiunque lo usi impropriamente, anche se minorenne, dovrebbe “finire dritto in galera”.
La stupida moda dello spray al peperoncino
Nonostante sia salito alla ribalta nei giorni scorsi, l’abuso dello spray urticante è una moda diffusa da tempo tra i giovani.
Non era la prima volta che tale sostanza veniva diffusa durante un concerto. Era successo in un altro spettacolo dello stesso Sfera Ebbasta, come in eventi dei cantanti Ghali e Gué Pequeno.
La memoria dei più tuttavia corre al giugno 2017. In occasione della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, infatti, il comune di Torino aveva allestito un maxi-schermo a Piazza San Carlo. Durante la trasmissione della partita, un gruppetto di giovani tentò di commettere furti stordendo le vittime con spray al peperoncino. Nella ressa che ne seguì, morì una donna.
Molte volte si tende a minimizzare quanto fatto dai più giovani come una bravata, stupri compresi. È arrivato il momento di smetterla di girare la testa dall’altra parte, non dimenticandosi più delle vittime delle “ragazzate”.
Stefano Mincione