Si è moltissimo parlato di Spotify in quest’ultimo periodo per via degli account craccati di moltissimi utenti.Finalmente, però, Spotify è ora sulla bocca di tutti per una nuova potenziale opzione, che accorcerà i tempi di ricerca dei propri utenti: la ricerca vocale.
Per informazione generale, è bene sapere che la popolare piattaforma di streaming, la più famosa al mondo per esattezza, sta provando la ricerca vocale sugli utenti di iOS, il sistema operativo di Apple, principalmente per il mobile, che è per altro a pagamento. Forse questa della ricerca vocale, poiché testata solo per mobile è un modo per offrire un servizio in più, premium, per tutti gli abbonati alla piattaforma e per i futuri utenti che si abboneranno.
Al momento della sperimentazione è stato detto che la funzione per ora è solo disponibile in inglese, ma nessun problema, una volta che sarà davvero funzionale il servizio verrà tradotto per qualsiasi paese interessato.
Tutti gli interessati, utenti e non si stanno chiedendo se con questa novità, Spotify, riuscirà a sbaragliare la concorrenza (Apple Music in primis) e rinominarsi leader mondiale dello streaming.
Spotify: possibile creazione di uno speaker personalizzato?
Un proprio speaker (come Homepod di Apple) quello che potrà essere prodotto da Spotify dopo i test ufficiali sulla ricerca vocale.
Al momento Aziende come Google, Amazon e Sonos sono artefici degli altoparlanti che utilizza Spotify per riprodurre la musica, dunque il prossimo passo è proprio quello della produzione personalizzata di uno speaker ad hoc per il servizio di streaming offerto.
Dovete sapere che i dati attuali dichiarano che sarebbero 38 milioni gli utenti paganti di Apple Music, un buon risultato ma molto inferiore rispetto a Spotify che ha chiuso il 2017 con 71 milioni di abbonati.
In realtà, tra poco Spotify dovrebbe anche quotarsi nella Borsa di Wall Street, un grande passo per la piattaforma, che in questo modo potrà ottenere ulteriori investimenti da far fruttare.
Jacopo Pellini