Via libera in Turchia alla legalizzazione delle spose bambine. Secondo la Diyanet, ovvero la Direzione per gli affari religiosi, le nozze sono un deterrente all’adulterio. Stando all’interpretazione data dalla massima autorità musulmana in Turchia, è possibile fissare l’età minima a 9 anni per le bambine. I maschietti? A loro vengono concessi altri 3 anni senza vincoli matrimoniali. L’età giusta per loro è quindi 12 anni.
L’interpretazione sconvolge le coscienze e indigna l’opinione pubblica, a seguito delle numerose polemiche la Diyanet si è viste costretta a rendere inaccessibile il glossario di termine religiosi dove stabiliva 9 anni come età minima per le spose bambine.
Nessun problema se un padre desidera la figlia
Sempre la Direzione per gli affari religiosi, esprimendosi sul rapporto tra genitori e figli scatenò un polverone. Si legga ad esempio la fatwa online in cui un utente anonimo chiede:
Un padre che provi desiderio sessuale nei confronti della propria figlia adottiva o della figliastra, infrange il vincolo del matrimonio?
L’esperto di sharia, ovvero legge islamica, rispose che preferiva non sbilanciarsi ma che non poteva asserire che vi fosse un divieto al riguardo. Specificando però che “le figlie devono avere più di nove anni.”
Per far fronte alla miriade di critiche di internauti musulmani e non, la Diyanet fu costretta a cancellare l’aberrante interpretazione e si nascose dietro spiegazioni come “avete interpretato male le nostre parole” e si affrettò a rispedire ogni responsabilità verso chi aveva posto la domanda.
L’opposizione turca avvierà un’inchiesta
Keles, numero uno dell’Alta Commissione per gli Affari Religiosi, riferisce invece che per convolare a giuste nozze la ragazza deve avere un’età minima di 17 anni. Il limite minimo per i ragazzi si innalza a 18.
Dimentica un bambino di 9 o 10 anni sposato. Un bambino di 15 non dovrebbe sposarsi e non dovrebbe essere sposato.
Le attuali leggi turche consentono il matrimonio dai 18 anni, in “circostanze eccezionali” anche 16.
I precedenti: sì al matrimonio riparatore in caso di stupro di una bambina
Nel novembre 2016 il partito di Erdogan, presidente della Turchia, aveva presentato una legge atta a legittimare un matrimonio riparatore in caso di stupro di una bambina. La proposta avrebbe permesso che le condanne per abusi sessuali commessi “senza forza, minaccia o inganno” prima del 16 novembre 2016 venissero posticipate a tempo indefinito se il responsabile del reato avesse sposato la vittima. Anche l’Unicef si espresse in merito a questa proposta perché avrebbe permesso qualche tipo di
amnistia per i colpevoli di abusi su minori, se l’autore avesse deciso di sposarsi con la vittima. Avrebbe indebolito la capacità della Turchia di combattere l’abuso sessuale e il matrimonio precoce, creando una percezione di impunità a favore di autori di tali violazioni dei diritti dell’infanzia.
Molteplici sono i problemi connessi con i matrimoni precoci, a volerne citare alcuni: privazione del diritto all’istruzione e della possibilità di lavorare, impedendo così a delle future donne e mamme di garantirsi la propria autonomia e realizzazione. C’è poi da immaginare che, vista la giovane età al momento delle nozze, queste ragazze diventeranno presto madri. Si può immaginare una bambina, ancora bisognosa dell’abbraccio della propria madre, prendersi cura di un’altra vita umana?
Lorena Bellano