Lo sport sostenibile sta guadagnando sempre più terreno come catalizzatore di cambiamento sociale e ambientale. Le Federazioni sportive si stanno impegnando attivamente per raggiungere obiettivi di zero emissioni, dimostrando il potenziale di sensibilizzazione che lo sport ha nei confronti delle grandi questioni globali, tra cui il cambiamento climatico. Abbracciare pratiche sportive eco-friendly non solo implica un cambiamento nello stile di vita quotidiano, ma anche una maggiore attenzione per l’ambiente. L’approccio italiano, seppur in ritardo rispetto alle realtà del Nord Europa, riflette l’evoluzione verso un’industria sportiva più sostenibile e consapevole.
L’Italia sta dimostrando di essere un paese impegnato nella sostenibilità nel mondo dello sport. Le Federazioni stanno lavorando per raggiungere obiettivi di zero emissioni, sottolineando l’importanza dello sport come strumento di sensibilizzazione verso questioni sociali cruciali, come il cambiamento climatico. L’approccio all’attività sportiva eco-friendly implica una trasformazione del proprio stile di vita quotidiano e un impegno per la tutela dell’ambiente. L’Italia sta seguendo l’esempio delle grandi realtà green del Nord Europa.
Impatto ambientale degli eventi sportivi
Gli eventi sportivi hanno un impatto sull’ambiente, e il calcio è uno degli sport con un maggiore impatto. Ad esempio, i Mondiali in Qatar hanno prodotto 3,6 tonnellate di CO2, mentre in Europa il calcio genera circa 750 mila tonnellate di rifiuti ogni anno.
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Il Green Rovers Football Club inglese è stato il primo club di calcio al mondo a diventare vegano nel 2015. Questo ha comportato cambiamenti non solo nella dieta dei giocatori, ma anche nella promozione di uno stile di vita eco-friendly e zero waste. La squadra si è trasformata in un punto di riferimento per l’alimentazione sostenibile e la sensibilizzazione ambientale, coinvolgendo i tifosi in iniziative green. Inoltre, il club ha costruito il primo stadio al mondo eco-sostenibile e quasi carbon neutral grazie a investimenti significativi e collaborazioni nel settore dell’ambiente.
L’esempio italiano nello sport sostenibile
Anche in Italia, alcune realtà sportive stanno abbracciando la sostenibilità. L’Udinese Calcio, in linea con la strategia sostenibile della UEFA, ha reso il suo stadio, la Dacia Arena, completamente alimentato da energie rinnovabili e rispettoso degli standard di eco-compatibilità. La squadra è diventata un modello sia a livello nazionale che internazionale per la sostenibilità nel mondo dello sport.
Non solo il calcio, ma anche il rugby italiano sta facendo passi avanti nella sostenibilità. La Federazione Italiana Rugby ha ottenuto la certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile degli eventi e sta riducendo la sua impronta di carbonio in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Anche la Formula Uno e la MotoGp stanno adottando misure per ridurre il proprio impatto ambientale.
Sport e ambiente: un binomio cruciale
L’Agenda 2030 dell’ONU si propone di promuovere politiche sportive sostenibili in tutte le Federazioni. Lo sport ha il potenziale di sensibilizzare le persone sui temi ambientali e di diventare un veicolo di cambiamento sociale. Contribuire all’Agenda 2030 significa impegnarsi per obiettivi di sostenibilità nel settore sportivo e per la riduzione delle emissioni.
Progetti e obiettivi futuri
Anche l’azienda Acea Energia sta svolgendo un ruolo importante nel promuovere la sostenibilità nello sport italiano. Attraverso progetti e eventi, l’azienda mira a rendere lo sport più eco-sostenibile, ponendosi l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica nelle Olimpiadi di Parigi 2024 rispetto a Tokyo 2020.
L’Italia sta dimostrando che la sostenibilità e lo sport possono andare di pari passo, creando un impatto positivo sull’ambiente e sensibilizzando le persone su tematiche cruciali come il cambiamento climatico.