Sport significa inclusione, rispetto, fair play, integrazione. Proprio per questo, nonostante in altri settori ancora non ci sia la stessa sensibilità, quello tra sport e disabilità è un binomio destinato a non interrompersi. Anzi, a rafforzarsi sempre di più. Nel segno di questo intento è nata l’11 gennaio una piattaforma informatica per le associazioni sportive nazionali che vorranno richiedere le risorse per l’acquisto di ausili sportivi per disabili.
Sport accessibile a tutti
La piattaforma nasce da un decreto del Presidente del Consiglio dello scorso aprile. Il decreto assegnava la somma di 1.500.000 euro per l’acquisto di ausili sportivi da destinare ai soggetti con disabilità interessati alla pratica sportiva. Il dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gestire il fondo ha, poi, sottoscritto un accordo con il Comitato Italiano Paralimpico, la Società Sport e Salute S.p.a. e l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.
L’obiettivo dell’iniziativa è naturalmente quello di rendere lo sport e la pratica sportiva sempre più accessibili a tutti, eliminando anche le differenze di disponibilità economica. Per inoltrare la domanda e avere diritto agli ausili economici occorre consultare questo indirizzo. Gli ausili sportivi acquistati con il fondo in questione sono destinati a società dilettantistiche e associazioni affiliate a una federazione sportiva riconosciuta dal CIP.
Abbattere una barriera economica
Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, ha definito “importante non solo per il nostro movimento, ma per l’intera società” l’attivazione della piattaforma informatica per l’erogazione a titolo gratuito degli ausili sportivi. “Si abbatte così una barriera di natura economica e si aggiunge un tassello fondamentale verso un’idea di sport per tutti e per la promozione dello sport come strumento di welfare. Altri passi in avanti dovranno essere compiuti, ma questo rappresenta l’inizio di un percorso virtuoso sul quale continuare a investire”, conclude Pancalli.
L’auspicio è, dunque, quello che sport e disabilità procedano sempre più di pari passo nel segno dell’inclusione e dell’integrazione.
Simone Guandalini