Spoiler: esistevano già prima di Internet? E come ci si comportava?

Spoiler

Spoiler ovunque. Ma cosa sono gli Spoiler e da quanto esistono? E com’era prima di Internet?
Proprio a fine Aprile a rispondere ci ha pensato James Green, ricercatore di letteratura inglese all’università di Exeter. Su “The Conversation” ha raccontato che esistevano già nell’Ottocento, quando facevano letteralmente arrabbiare le persone dell’età vittoriana.




La parola Spoiler

La parola Spoiler deriva da un verbo inglese: To Spoil ovvero rovinare, guastare. Lo Spoiler è sicuramente un qualcosa che disturba e rovina. La parola diventa di uso comune intorno al 1971, grazie ad un articolo della rivista umoristica National Lampoon. Solo negli anni Novanta, però, l’uso della parola aumenta notevolmente e continua a crescere grazie all’arrivo di una rete ad accesso pubblico chiamata Internet.

La donna in bianco, un antico spoiler

Torniamo allo studioso Green. Proprio lui,cita il caso de “La donna in bianco”, un romanzo inglese di Collins. Il romanzo uscì a puntate, sul settimanale fondato da Charles Dickens, All the Year Round, uno alla settimana per dieci mesi. Fu un vero successo

Le persone facevano la fila fuori dagli uffici dell’editore e facevano scommesse sulle sorti dei personaggi

scrive Green.

Più tardi venne pubblicato il libro per intero. Tanti critici si apprestavano a recensirlo ma Collins gli disse:

Se si rivela il contenuto, in qualsiasi modo, si fa un favore al lettore, distruggendo in anticipo i due elementi fondamentali della storia, la curiosità e l’eccitazione della sorpresa?

…fino ad oggi

Non è molto diverso da ciò che accade oggi quando i registi chiedono ai critici di non rivelare cose importanti del film.
All’inizio, i critici reagirono bene ma nel tempo sempre meno, forse perché diventata un’abitudine per loro scomoda.

Dovremmo evitare di rovinare l’effetto rivelando anche piccoli dettagli della trama, verso cui l’interesse dipende completamente dal fatto che il lettore ci si avvicini con la mente aperta e libera.

Green cita una recensione del 1887 del romanzo Double Cunning, di G. Manville Fenn.

Spoiler sì, spoiler no

Certamente, dopo quasi cento anni da quella recensione sono cambiate tante cose. Oggi a “rovinare” sono spettatori, lettori e non più i critici. Oggi, anche svelare un dettaglio, una scena, un contorno, viene considerato spoiler. Forse, un tempo c’era semplicemente un approccio meno aggressivo nei riguardi di chi spoilerava. Ciò che è certo, è che certe cose , a quanto pare,sono sempre esistite. Per alcune persone, lo spoiler non è fastidioso, anzi, pare aumenti la voglia di correre a casa a leggere il libro di cui si parla o al cinema a guardare quel famigerato film. Posto che sarà difficile eliminare tutti gli spoiler del mondo, dovremmo iniziare a familiarizzare con l’idea forse?

Mariafrancesca Perna

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