A fine luglio ognuno di noi ambisce alle tanto sudate vacanze. Che siano al mare o in montagna, in campagna o in città tutti, vorremmo passare anche solo un paio di giorni lontano dalla routine quotidiana. Ed ecco che la lista di comuni Spighe Verdi appena annunciata può tornarci utile.
Spighe verdi: i comuni rurali virtuosi in fatto di ambiente e qualità della vita
Spighe Verdi è il programma per lo sviluppo rurale sostenibile. Si rivolge ai Comuni che intendono valorizzare e investire sul proprio patrimonio rurale, migliorando le buone pratiche ambientali. Nel rapporto che si crea tra Comune, agricoltori e comunità locale sta il successo di Spighe Verdi, un programma flessibile e adattabile per promuovere buone pratiche ambientali in diversi contesti territoriali.
Il programma è promosso da FEE (Faundation for Enviromental Education) che, per intenderci, è l’organo che assegna la bandiera blu alle località costiere, in collaborazione con Confagricoltura. Insieme, hanno definito alcuni indicatori per poter inquadrare le politiche di gestione del territorio e indirizzarle verso criteri di massima attenzione alla sostenibilità.
Tra questi vi deve essere:
- Educazione attiva alla sostenibilità nelle scuole;
- Spinta al recupero e alla riqualificazione degli edifici già esistenti e del verde pubblico;
- Buone pratiche agricole sul territorio del comune;
- Attenzione alla tutela della biodiversità;
- Attenzione a valorizzazione e tutela del paesaggio;
- Servizio di raccolta differenziata;
- Politiche attive per la transizione energetica;
- Buona qualità di aria e acqua;
- Promozione di turismo sostenibile.
Spighe verdi e l’attenzione all’agricoltura
In quanto Spighe verdi è un programma per uno sviluppo rurale sostenibile, l’agricoltura svolge un ruolo chiave poiché è un’attività che promuove la tutela del paesaggio, della biodiversità e la produzione di alimenti di qualità.
“I Comuni rurali – con la loro storia, le tradizioni enogastronomiche, il legame con la terra, le aziende locali, i prodotti tipici, i percorsi turistici, la cultura – rappresentano le radici più profonde dell’Italia, da tutelare e da accompagnare verso l’ormai necessaria transizione verde. Spighe Verdi propone una serie di indicatori che vanno a modificare la visione globale della gestione locale, in chiave sostenibile e sistemica dove ogni pezzo deve necessariamente intersecarsi con gli altri: dall’economia locale al turismo, dalle infrastrutture alla mobilità, dall’enogastronomia alla cultura, dalla tutela del paesaggio all’agricoltura”
Claudio Mazza, presidente della fondazione FEE Italia
“Di anno in anno cresce la sensibilità e aumenta l’impegno concreto delle imprese agricole verso la sostenibilità, l’economia circolare, la valorizzazione dei prodotti tipici, l’accoglienza. Siamo orgogliosi di essere protagonisti del programma di Spighe Verdi, insieme a FEE, per la valorizzazione dei territori, la cura del paesaggio e la promozione delle eccellenze enogastronomiche locali, incentivando anche il turismo esperienziale. Sono tutte azioni volte a sostenere lo sviluppo socioeconomico di luoghi ricchi di storia e di tradizioni, anche quelli meno conosciuti, ma con grandi potenzialità”.
Massimiliano Ginsanti, presidente di Confagricoltura
Ecco tutte le Spighe verdi 2024
Quest’anno sono stati inseriti nella lista 75 comuni italiani distribuiti su 15 regioni:
- Piemonte, 13: Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Gavi, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo.
- Marche, 9: Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Senigallia, Sirolo.
- Toscana, 8: Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Gambassi Terme, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello.
- Umbria, 8: Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi, Trevi.
- Puglia, 8: Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Nardò, Ostuni, Troia.
- Calabria, 7: Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Trebisacce.
- Campania, 6: Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Positano.
- Lazio, 5: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia.
- Veneto, 2: Montagnana e Porto Tolle.
- Liguria, 2: Lavagna e Sanremo.
- Abruzzo, 2: Gioia dei Marsi e Tortoreto.
- Lombardia, 2: Ome e Sant’Alessio con Vialone.
- Emilia-Romagna, 1: Parma.
- Basilicata, 1: Nova Siri.
- La Sicilia entra per la prima volta nella lista con Ragusa.
Fare turismo lento tra le Spighe verdi
Partendo dalla lista di questi comuni virtuosi, chi è ancora indeciso sulla meta delle sue vacanze potrebbe lasciarsi ispirare e, seguendo le linee guida del programma Spighe verdi, progettare un periodo di turismo lento.
Per turismo lento si intende un tipo di turismo che si allontani dal tipico mordi e fuggi del turismo di massa che, talvolta, è ancora più stressante che rimanere a casa, per concedersi di rallentare e assaporare a pieno la vacanza e l’esperienza che stiamo vivendo.
I due pilastri del turismo lento, perfettamente in linea con i principi Spighe verdi, sono
- Esperienza: lenta e approfondita per immergersi nell’ecosistema del luogo che ci ospita;
- Sostenibilità: impattare il meno possibile sull’ambiente.
A questi, si aggiungono le 10 caratteristiche fondamentali individuate dal manifesto del turismo lento:
- Il turismo lento inizia come condizione mentale prima del viaggio;
- Preferire mezzi di trasporto green e che favoriscono la connessione con il paesaggio;
- Vivere il viaggio come piacere e senza impazienza;
- Valorizzare mercati e negozi locali;
- Entrare in contatto con la popolazione locale;
- Farsi un’idea della lingua e del dialetto locale;
- Rispettare le comunità autoctone;
- Non limitarsi alle liste del tipo “le 10 attrazioni di Roma che devi assolutamente vedere”;
- Essere aperti all’imprevisto cogliendolo come opportunità;
- Ringraziare attivamente le comunità che ci hanno ospitato.
Spighe verdi e turismo lento, quindi, sono un binomio vincente in termini di vacanze sostenibili per contrastare l’alto impatto del turismo di massa e per godere in piena serenità dei viaggi e delle permanenze che decidiamo di vivere.