“Io Posso”: una spiaggia per la SLA

In Puglia, da due anni è stata attrezzata una spiaggia dedicata alle persone affette dalla SLA. Lo stabilimento balneare è gratuito e dispone di personale infermieristico e di attrezzature ad hoc.

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Fonte: radicali.it

Un’idea innovativa in quel di Puglia che vede una spiaggia attrezzata per le esigenze delle persone affette dalla SLA, la sclerosi laterale amiotrofica. Nella località di San Foca, a Marina di Meledugno in provincia di Lecce, Gaetano Fuso e sua moglie, hanno deciso nel 2015 di destinare una spiaggia a persone affette da disabilità neuromotorie.

Un’idea davvero unica nel suo genere, portata avanti con tanta tenacia da Gaetano Fuso, 39enne, malato anch’egli di SLA. Con l’aiuto di sua moglie e tanti amici volontari, nonchè la collaborazione del Comune e dell’Asl di Lecce, Gaetano ha avviato un progetto pilota chiamato “Tutti al mare“.

Quando si è ammalato di SLA, a soli 39 anni, Giorgio Fuso ha deciso di non abbattersi e di concentrare tutte le sue forze nella realizzazione di un progetto personale, ed ecco che è nata l’associazione di promozione sociale “2HE”.

«Quando a mio marito è stata diagnosticata la Sla ci è caduto il mondo addosso – racconta Giorgia Rollo – . Prima di tutto la paura di non farcela, lo smarrimento, ma un gruppo di amici coi quali ci siamo ritrovati dopo venti anni ci ha trasmesso molta energia e tutti insieme abbiamo coniato lo slogan “Io Posso”, che poi è diventato un vero progetto, e “Tutti al mare è una tappa». (Fonte: Corriere.it)

L’invito del “Tutti al mare”, non è rimasto inascoltato. L’anno scorso infatti, lo stabilimento ha registrato il tutto esaurito. La spiaggia ha ospitato 82 persone a fronte di 382 prenotazioni, e nella settimana di Ferragosto si è raggiunto il soldout. L’esperimento è partito per un solo mese nel 2015 e a ben vedere dai numeri si è rivelato un successone.

Quest’anno la spiaggia ha aperto i battenti il 2 Luglio e già registra il tutto esaurito. Tantissime persone, anche da fuori regione, raggiungono la splendida spiaggia di San Foca, che già detiene il doppio riconoscimento di bandiera blu e delle 5 vele Legambiente a cui ora va ad aggiungersi un altro più importante, il riconoscimento implicito di luogo su misura del cittadino e delle sue esigenze, soprattutto quelle più necessarie: una spiaggia libera dagli ostacoli della disabilità, aperta e accogliente così come il mare che la bagna.

La spiaggia è dotata di un’ampia passerella, di bagni e box doccia attrezzati così come di sedie e lettini dedicati. Il personale è costituito da infermieri e da bagnini con formazione specifica che assistono i bagnanti in ogni necessità, grazie all’ampia dotazione di strumentazione medica di cui lo stabilimento è fornito. Vi sono tre postazioni per le persone affette da SLA e sei per le altre affette da disabilità neuromotorie meno gravi.

Una struttura unica nel suo genere, che sta però suscitando interesse crescente da più parti d’Italia che si rivolgono alla struttura per avere informazioni. Un’iniziativa davvero bella e che parte dal basso, che rallegra il cuore perchè fa capire che nella nostra bella Italia, qualcosa può davvero funzionare a favore del cittadino. Spero che l’iniziativa venga replicata altrove e che ci siano sempre più persone come Giorgio e sua moglie che possano accogliervi alla loro Terrazza all’insegna del motto: “Io Posso. Tutti al mare, liberi di essere felici“, come recita un cartello all’ entrata dello stabilimento.

Quando la disabilità esiste solo nel pensiero della gente ma non nel cuore.

Per maggiori informazioni su questo splendido progetto visitate il sito: http://terrazza.ioposso.eu/

Io posso“, e voi?

Laura Maiellaro

 

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