Arrestata sospetta spia americana in Russia, rischia 20 anni di prigione

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Fonte: commons.wikimedia.org; immagine di Elisa.rolle

È stato comunicato poche ore fa l’arresto, avvenuto venerdì a Mosca, di un cittadino statunitense da parte dell’FBS, il servizio federale di sicurezza russo, con l’accusa di spionaggio.

La notizia è stata diffusa solo in questi giorni tramite il comunicato stampa dell’agenzia di stampa TASS, nel quale è stato comunicato il nome del fermato, Paul Whelan. Al momento è stata aperta un’inchiesta da parte dei russi per chiarire la posizione dell’uomo, che secondo le fonti russe è stato arrestato durante un’operazione di spionaggio. Qualora risultasse colpevole, Whelan rischierebbe una condanna dai 10 ai 20 anni di carcere, secondo le leggi russe. Non è ancora nota la posizione dell’ambasciata americana moscovita, poiché al momento della diffusione della notizia (lunedì 31) è giorno festivo in Russia e di conseguenza tutti gli uffici pubblici sono chiusi. Nessun commento neanche dalla Casa Bianca o da altre istituzioni ufficiali americane.




Secondo alcune analisi il servizio di controspionaggio russo sembra aver visto un miglioramento e questo episodio ne sarebbe un’ulteriore prova; oltre a ciò questo evento è un altro elemento di tensione nel pesante clima dei rapporti internazionali della Russia, da un lato contraddistinto dalla vicenda Skripal, dall’altro dai rapporti altalenanti con gli Stati Uniti. In relazione a quest’ultimo aspetto, è interessante ricordare le parole di Putin dei giorni precedenti, che auspicavano migliori relazioni diplomatiche nell’anno venturo, un’eccezione nel panorama di episodi infelici e conflittuali  che hanno contraddistinto i rapporti tra le due nazioni nell’ultimo biennio, dalla guerra in Siria al RussiaGate.

Nonostante questi incidenti diplomatici di grave entità abbiano avuto pesanti conseguenze, sembra che anche tra Londra e Mosca si stiano cominciando ad appianare le divergenze, riammettendo parte del personale diplomatico di entrambe le ambasciate precedentemente espulso come reazione all’episodio di Salisbury.

Si attende la reazione degli Stati Uniti in merito all’arresto di Paul Whelan, insieme a maggior dettagli sulla vicenda.

Barbara Milano.

 

 

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