Se leggendo il titolo avete pensato “ma va? pensa che sorpresa!” sappiate che lo ha pensato pure il sottoscritto.
Allora perché tra tante notizie oggi ho deciso di rilanciare questa? Perché è bello ogni tanto rimpolpare con la sostanza di un’indagine condotta con metodo scientifico quelle che sono le nostre convinzioni.
La notizia arriva dalla University of British Columbia, lo studio invece lo trovate su The Lancet Planetary Health.
Il succo della notizia è che i bambini che durante le fasi dello sviluppo hanno a disposizione spazi verdi vicino casa ne ricevono benefici.
Visto che la notizia non sorprenderà nessuno ma il punto è proprio una conferma scientifica di quello che la maggior parte di noi pensa, andiamo a vederlo nel dettaglio questo studio.
Innanzitutto chi sono gli autori? Un gruppo di ricercatori della suddetta università, parte provenienti dalla facoltà di medicina e parte da quella di scienze forestali.
Chi sono i soggetti dello studio? 27.372 bambini dell’asilo nella città metropolitana di Vancouver.
Che fattori hanno preso in considerazione i ricercatori?
L’estensione di spazi verdi attorno alla casa di ciascun bambino dalla nascita ai cinque anni. I livelli di inquinamento da traffico e il livello di rumorosità nella comunità.
I risultati confermano l’importanza sia del verde nelle strade, in altre parole che siano alberate, sia quella della presenza di parchi e giardini comunitari.
Per fortuna la maggioranza dei bambini esaminati era in buone condizioni, “se la cavavano bene” sono le parole della prima autrice Ingrid Jarvis, nel loro processo di sviluppo, ma è emersa una chiara tendenza di quelli che avevano più accesso alle aree verdi a fare meglio degli altri un po’ sotto tutti gli aspetti dello sviluppo.
L’ipotesi è che avere verde attorno a casa mitighi i danni di inquinamento e rumore che, come studi precedenti hanno dimostrato, hanno un effetto deprimente sullo sviluppo dei bambini causando alti livelli di stress, disturbi del sonno e danni al sistema nervoso centrale.
Roberto Todini