Sparatoria a Napoli, duplice omicidio

Un altro episodio violento di matrice camorristica nel centro storico di Napoli: un agguato ai danni di un clan rivale, segno della insanabile faida esistente per la conquista del potere criminale.

Fonte: www.lastampa.it
Fonte: www.lastampa.it

Si spara a Vico delle Nocelle, nel cuore del centro storico di Napoli, in pieno giorno, scatenando il panico e la paura tra i vicoli affollati della città partenopea.

Un agguato che diventa un’esecuzione in piena regola: i sicari prescelti, in sella a potenti scooter in possesso di soggetti legati all’ex clan Giuliano, uno dei più noti a legge e stampa, hanno individuato i bersagli, esponenti di spicco del clan rivale che viaggiavano su degli scooter, li hanno avvicinati e raggiunti con diversi colpi.

A cadere sotto il fuoco dei killer tre pregiudicati, legati da diverso tempo al clan Sequino, attivo nel rione Sanità a Napoli.

Ben conosciuti dalle forze dell’ordine i due pregiudicati rimasti uccisi: Ciro Marfè, 25 anni e Salvatore Esposito, 32 anni, considerato il Boss Del Cavone. Un altro esponente di spicco della criminalità organizzata, Pasquale Amodio, 43 anni, è stato subito trasportato all’Ospedale “Pellegrini” di Napoli ed è ora considerato fuori pericolo.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno subito fatto partire le indagini per capire quale fosse l’effettivo coinvolgimento delle vittime all’interno della “guerra di camorra” che da qualche mese sta imperversando nelle vie del centro storico, in luoghi molto frequentati e in pieno giorno.

Una delicata trama di equilibri ed alleanze che, come recentemente abbiamo visto nelle serie tv ispirate molto realisticamente al mondo della camorra, basta un niente per far saltare. Un sospetto, una vendetta, una parola sbagliata, un gesto intollerabile, oppure “semplice pulizia” per mostrare chi è che comanda?

L’ipotesi al momento più accreditata resta quella di una vendetta in nome della rivalità, di un “botta e risposta” di sangue per reagire a qualche episodio precedente. Cresce la paura nelle zone del centro di Napoli dunque, che negli ultimi mesi ha registrato un elevato tasso di “morti per mano della camorra”, segno evidente che qualcosa, nei giochi di potere, non va per il verso giusto, che gli equilibri stanno cambiando e che finchè chi vuole comandare non avrà ottenuto lo scettro, si continuerà a sparare, anche in centro, anche in pieno giorno.

 

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