Il FIM ha decretato il sorpasso della Spagna sull’Italia basandosi sul potere d’acquisto dall’anno scorso. Gli spagnoli sarebbero più ricchi di noi e i dati evidenziano come abbiano saputo meglio “contrastare” la crisi del 2007. Difatti emerge che dal 2015 la Spagna ha registrato tassi di incremento superiori al 3%. Rispetto all’Italia più del doppio. Ciò non toglie che sull’economia spagnola non ci siano problemi, questo però focalizza l’attenzione su quella italiana che si identifica con un tasso di crescita molto basso.
Un ulteriore conferma, della criticità dell’economia italiana, arriva anche dai dati Eurostat. Infatti, collocano l’Italia al penultimo posto tra i Paesi dell’Unione europea per tasso di occupazione. Il bel Paese è arrestato al 62,3% contro la media europea del 72,2%. Inoltre risultiamo penultimi anche per il tasso di occupazione femminile, 52,5%.
I dati, per il momento, non sembrano preoccupare il Ministro dell’economia e delle finanze. Pier Carlo Padoan difende il lavoro concretizzato fino ad ora dal governo e dal Jobs Act alle misure per le banche dichiara: «non ci sono scorciatoie, è la strada giusta». Ribatte Lagarde: «ripresa a rischio, ma non si tratta dell’Italia»
Ma come mai questo distacco tra i due Paesi?
Una delle cose che evidenzia il “contrasto” tra le due realtà è il debito pubblico: lo Stato Italiano ha accumulato un debito superiore al 130% del PIL mentre quello spagnolo è inferiore al 100%. Uno dei fattori che ha portato nettamente la Spagna avanti va associato senz’altro a prezzi e popolazione. Più bassi rispetto a quelle del nostro Paese, consentendo così una maggiore distribuzione delle ricchezza.
Ma è il turismo il fattore determinante, gli spagnoli hanno saputo trasformarlo in una vera e propria industria. Non a caso, nel 2017, la Spagna ha incassato 40 miliardi in più rispetto all’Italia. L’indice di competitività turistica spagnolo supera i 14 parametri da cui è composto. Il governo spagnolo ha reso il turismo un settore economico strategico. Fino ad un decennio fa l’Italia era il 10% più ricca della Spagna che era sull’orlo di un collasso durante gli anni della recessione.
E’ riuscita a risollevarsi senza dubbio meglio e con un tasso di crescita tra i più importanti nell’Unione. Mentre l’Italia è rimasta indietro, motivazione scaturita, secondo gli analisti, dallo stallo italiano e dall’economia che è cresciuta a stento il 2% dal 2008 ad oggi. Senza escludere l’instabilità politica che sta logorando la fiducia degli investitori internazionali.