Spagna, negato l’ attracco a nave che trasporta armi verso Israele

Spagna e Israele Pedro_Sanchez

Pedro Sanchez, leader dei socialisti spagnoli

I rapporti diplomatici tra Spagna e Israele sono in continua evoluzione e negli ultimi mesi, a partire da quel terribile 7 ottobre 2023, sembrano diventare sempre più complicati . L’ultimo capitolo ieri, giovedì 16 maggio, quando il governo spagnolo ha negato l’attracco nel porto di Cartagena ad una nave, battente bandiera danese, adibita al trasporto di armi, e diretta in Israele. La nave si chiama “Marianne Danica” proviene da Chennai, in India, e avrebbe voluto fermarsi in Spagna il 21 maggio.

Le motivazioni di tale scelta da parte del governo di Madrid sono state spiegate dallo stesso ministro degli esteri spagnolo Josè Manuel Albares:

«Il ministero degli Esteri rifiuterà sistematicamente l’attracco per una ragione ovvia, il Medio Oriente non ha bisogno di più armi, ha bisogno di più pace».

Secondo lo stesso ministro questo sarebbe il primo caso di nave con armi dirette in Israele che chiede di fermarsi in Spagna ed è quindi la prima volta che il governo nega un permesso di attracco con una motivazione simile. Come già detto l’attacco di Hamas ad Israele ha probabilmente rappresentato il punto di partenza nell’evoluzione negativa dei rapporti tra Spagna e Israele.

Già un mese dopo lo scoppio della guerra nella striscia di Gaza il presidente spagnolo Sanchez, in visita in Medio Oriente assieme al primo ministro belga Alexander de Croo, ha commentato i fatti accaduti sottolineando il diritto di Israele di difendersi, ma

«entro i parametri e i limiti imposti dal diritto internazionale umanitario. L’uccisione indiscriminata di civili innocenti, tra cui migliaia di bambini, è del tutto inaccettabile».

Le parole ovviamente non sono piaciute a Netanyahu il quale ha fatto convocare gli ambasciatori dei due paesi e in un comunicato ha condannato fermamente le dichiarazioni del premier spagnolo che a suo parere non attribuivano ad Hamas «la piena responsabilità per i crimini contro l’umanità che ha perpetrato massacrando civili israeliani e usando i palestinesi come scudi umani». Il governo di Tel Aviv ha anche successivamente ritirato il proprio ambasciatore in Spagna sospendendo cosi le sue normali funzioni .

A marzo scorso i capi di governo di Spagna, Irlanda, Malta e Slovenia hanno annunciato, tramite comunicato congiunto, di essere pronti in futuro riconoscere lo Stato di Palestina con lo scopo di assicurare la pace e la sicurezza nella regione. In seguito il governo di Madrid ha accelerato i tempi di tale scelta annunciando che riconoscerà lo Stato di Palestina già prima di luglio. Al voto in Parlamento era presente anche l’ambasciatore palestinese a Madrid.



Lo stesso ministro Albares ha poi spiegato che la posizione della Spagna è collegata all’alto numero di vittime civili dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre e al lancio delle operazioni militari israeliane a Gaza. La proposta del PSOE è stata approvata dall’intero parlamento e nel testo si sottolinea che tale riconoscimento deve essere una «conseguenza di un processo di negoziazione tra i partiti che garantiscano la pace, la sicurezza e la stabilità regionale».

I rapporti diplomatici tra Spagna e Israele sono quindi ad oggi ai minimi storici e l’attracco negato alla nave diretta al porto di Haifa potrebbe aprire ad un nuovo capitolo di una vicenda che ha ripercussioni anche per quanto riguarda la politica interna spagnola.

La decisione del governo Sanchez, infatti,  rappresenta anche una risposta alle critiche ricevute dalle opposizioni riguardo l’attracco nei giorni scorsi di un altra nave, denominata “Borkum”, anch’essa accusata da alcune associazioni a sostegno della Palestina di trasportare materiale bellico a Israele. Il governo si è difeso sostenendo invece che la nave portasse un carico per il Ministero della Difesa ceco. Bloccare l’arrivo della “Marianne Danica” sembra quindi avere per l’attuale governo spagnolo anche un interesse politico interno oltre che rappresentare un ulteriore scalino nei difficili rapporti diplomatici tra Spagna e Israele.

Andrea Mercurio

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