La American Cancer Society ha dato notizia di una ricerca pubblicata su CA: A Cancer Journal for Clinicians che sostiene che nel 2012 il 4% dei casi di cancro a livello mondiale è stato causato dall’eccesso di peso. Il legame tra sovrappeso e cancro non lo scopriamo oggi ma il trend è in aumento. La ricerca ha coinvolto ricercatori dell’AMC, dell’Imperial College di Londra e della Scuola di salute pubblica di Harvard.
Si tratta di una ricerca che analizza i dati delineando pattern su base regionale e globale e fattori che influenzano l’incidenza e propone azioni che potrebbero aiutare a contrastare il fenomeno.
Il primo dato che salta agli occhi è che il sovrappeso è un’epidemia a livello globale, nel 2016 il 40% degli adulti e il 18% dei bambini e giovani tra i 5 e i 19 anni si trovavano in questa condizione. Un trend che è stato in crescita dagli anni ’70, negli ultimi anni si osserva un particolare incremento in paesi a basso e medio reddito, l’arrivo dello stile di vita occidentale ha portato a consumare cibi ricchi di calorie e poveri di sostanze nutritive e una diminuzione dell’attività fisica.
Nel 2015 circa 4 milioni di morti a livello mondiale sono state attribuite a cause legate all’eccesso di peso, per quel che riguarda il cancro il sovrappeso e l’obesità sono stati messi in relazione con ben 13 tipi di tumore: cancro del seno (dopo la menopausa), cancro del colon e del retto, cancro all’utero, adenocarcinoma dell’esofago, cancro della cistifellea, cancro al rene, cancro al fegato, cancro delle ovaie, cancro del pancreas, cancro dello stomaco, cancro della tiroide, meningioma e mieloma multiplo. Inoltre c’è il sospetto che il sovrappeso possa giocare un ruolo nel rischio anche per cancro della prostata, della bocca, della faringe e della laringe.
I dati su reddito nazionale e popolazione e sovrappeso presentano in realtà una doppia faccia, si nota un’incidenza maggiore in paesi ad alto reddito dove c’è più disponibilità di cibo, ma questo non è vero per i paesi asiatici più ricchi dove la fedeltà alle diete tradizionali ha evitato questo lato negativo dell’occidentalizzazione.
L’organizzazione mondiale della sanità individua come priorità per contrastare il fenomeno un impegno di governi, industria alimentare e società per limitare e modificare la produzione di cibi non salutari (cibo spazzatura ricco in calorie e grassi e povero di nutrienti) e criteri di costruzione delle città tali da favorire più attività fisica.
Roberto Todini