Quanti metodi di cottura esistono? In padella, al forno, al microonde.. e adesso anche in lavatrice. Si, proprio così, in lavatrice. Il creatore israeliano Iftach Gazit, in un progetto per la Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, ha creato delle buste contenenti cibo, le quali richiedono di essere cotte in lavatrice. Queste buste alimentari, denominate Sous La Vie, che tradotto significa “sotto la vita”, sfruttano il metodo di cottura sottovuoto (inventato in Francia intorno agli anni ’70), il quale permette di cuocere gli alimenti in un contenitore immerso nell’acqua, ad una temperatura variabile fra i 50 ed i 100 gradi.
La cottura sottovuoto è tornata molto di moda nell’ultimo periodo: il cibo rimane molto morbido perché, attraverso questo metodo, riesce a conservare un’alta percentuale di liquidi.
Il materiale utilizzato per queste buste alimentari è il Tyvek, un materiale impermeabile al 100% (il cibo non potrà mischiarsi con gli indumenti che si staranno lavando). Quindi, potremo sfruttare l’acqua calda della lavatrice per cuocere ogni tipo di cibo, come ad esempio il pesce, le verdure o la carne, senza dovere utilizzare i fornelli a gas o un forno. Le buste Sous La Vie risultano anche più ecologiche, poiché permettono un risparmio energetico notevole.
Sopra ogni confezione è indicato il metodo di lavaggio per cuocere il cibo: la carne si cuocerà con un programma completo per tessuti sintetici, mentre le verdure cuoceranno con il programma di lavaggio rapido per capi in cotone.
Iftach Gazit assicura che le buste Sous la vie siano del tutto impermeabili. Le buste, che al loro interno contengono un altro sacchetto di plastica, riescono a resistere alla schiuma del sapone per il bucato.
Questa nuovo concept ha scatenato numerose polemiche, soprattutto da parte delle persone che pensano che cuocere il cibo in lavatrice sia assurdo. Molte persone però pensano che questa soluzione sia un aiuto per i senzatetto, i quali, con un gettone della lavatrice, potranno consumare un pasto
Caterina Tiziani