Sotto inchiesta l’Asm di Pavia: arrestati direttore generale e presidente

Sotto inchiesta l’Asm di Pavia

La guardia di finanza ha messo sotto inchiesta l’Asm di Pavia. Attualmente il presidente e il direttore generale si trovano in stato di arresto a causa di alcune irregolarità nell’assegnazione degli appalti.

È attualmente sotto inchiesta l’Asm di Pavia, indagata per illeciti riguardanti appalti e denaro pubblico. L’Asm è una società multiservizi di grande importanza per il Comune di Pavia che ha da sempre investito su di essa. Sembra, però, che l’Asm non abbia effettuato tutti gli investimenti in questione restando nei limiti della legalità.

Dopo lunghe indagini il vaso di Pandora è stato aperto e la Guardia di Finanza ha eseguito l’arresto del presidente e del direttore generale della società. Oltre ai due, che costituiscono i principali sospettati, si trova in carcere anche un progettista del Comune di San Genesio Uniti. L’accusa riguarda l’assegnazione degli appalti pubblici e l’utilizzo di denaro statale ottenuto illegalmente.

Ad insospettire la Guardia di Finanza sono state alcune irregolarità scoperte all’interno delle procedure. Le indagini hanno avuto inizio qualche mese fa, il primo ambito ad essere preso in esame dagli investigatori è stato quello che riguardava le procedure di affidamento ad opera di diverse amministrazioni presenti nel Comune di Pavia.

Pare che la società abbia utilizzato alcuni fondi provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Tale somma di denaro pubblico, infatti, non spettava alla società che, al contrario, dopo averne preso il possesso l’ha utilizzata per i propri scopi. Con il proseguimento delle indagini aumenta il numero degli indagati che attualmente ammonta a 16. Com’era prevedibile sembra che siano coinvolti anche alcuni esponenti politici, i quali avrebbero fornito gli aiuti in modo illecito.

Per quanto riguarda l’amministrazione della società sono risultate diverse anomalie e irregolarità nell’ambito dell’assegnazione di lavori e appalti. Da questo punto di partenza la Guardia di Finanza è potuta risalire alla presenza di altro denaro pubblico, oltre a quello del Pnrr. Numerosi fondi sarebbero arrivati alla società raggirando alcune delle procedure.

La Guardia di Finanza continuerà con le indagini proseguendo con perquisizioni ed analisi dei documenti sia privati che pubblici. Il tutto servirà ad accertarsi che non siano presenti ulteriori irregolarità, oltre a quelle già scoperte. Le perquisizioni ammontano ora ad un totale di 40 ma non si esclude che possano aumentare.
A far sorgere ulteriori dubbi è la certezza che siano coinvolti anche politici della realtà del Comune di Pavia.

L’ambito in cui era attiva la società include le strutture pubbliche e l’ambiente, di conseguenza sono necessari i maggiori accertamenti possibili per poter sventare quella che potrebbe essere una lunga catena di corruzione presente in diverse realtà del comune.

Margherita De Cataldo

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