Sospeso il Trattato di Schengen per garantire maggiore sicurezza

Sospeso il Trattato di Schengen

Deutsch-Schweizer Grenze Konstanz - A 7

Sospeso il Trattato di Schengen: si tratta di una decisione momentanea del ministro degli Interni. Tale decisione ricade in particolare su Trieste, luogo che rappresenta la fine della ‘Rotta balcanica’.

È stato sospeso il Trattato di Schengen, ovvero un accordo secondo cui Belgio, Germania, Francia, Lussemburgo e Paesi Bassi hanno concordato di eliminare progressivamente i controlli alle proprie frontiere interne. Inoltre, il Trattato prevede l’introduzione della libera circolazione per tutti i cittadini dei paesi firmatari e degli altri paesi facenti parte dell’Unione Europea.
Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha deciso di sospendere temporaneamente il Trattato di Schengen in quanto ci troviamo in un periodo storico particolarmente complesso. Ogni giorno si rischia di svegliarsi con la notizia dello scoppio di un nuovo conflitto. Sospendendo il Trattato, Piantedosi spera di aumentare la sicurezza effettiva e percepita, lo scopo in particolare è quello di diminuire il flusso di attentatori e migranti irregolari.

Ma in cosa consiste nel concreto questa sospensione? Attualmente la situazione ai confini è variabile: i varchi principali sono presidiati, quelli secondari sono invece sottoposti a controlli utilizzando il dispositivo di ‘vigilanza dinamica’. Con ‘vigilanza dinamica’ si intende un modo alternativo di fare vigilanza che può includere il controllo, la custodia e anche la conoscenza della persona.

Le forze dell’ordine fermano a campione i veicoli, principalmente se con vetri oscurati o di grandi dimensioni e quindi in grado di nascondere oggetti o persone. I documenti possono essere chiesti sia in entrata che in uscita dal paese. A suscitare maggiore interesse sono le frontiere tra Italia e Slovenia e tra Italia e Austria. I controlli, per ora, non hanno causato code ma solo leggeri rallentamenti sulla linea, principalmente nei pressi del valico di Fernetti che costituisce il principale confine tra Slovenia e Italia.

Questa situazione riguarda, in particolare, la vasta area di confine che si estende da Trieste, attraverso il Carso fino al mare.
La decisione di sospendere il Trattato di Schengen è  temporanea e avrà la durata di 10 giorni. Lo scopo è quello di prevenire possibili azioni da parte di attentatori, in un momento storico in cui la situazione in Medio Oriente è particolarmente tesa. A preoccupare non sono soltanto i possibili attacchi esterni ma anche l’incremento dei flussi migratori. La tensione in Medio Oriente causa, infatti, un aumento di migranti irregolari a Trieste.
Nello specifico Trieste è un luogo che rappresenta la fine della cosiddetta ‘Rotta balcanica’ ovvero una delle principali vie di migrazione verso l’Europa.

Per assicurare una maggiore sicurezza molti ritengono sia giusto che vengano condotti maggiori controlli, è raccomandabile però non farsi sopraffare da un’eccessiva preoccupazione. Inoltre, è importante evitare che tale decisione porti a una maggiore discriminazione e stigmatizzazione dei migranti che chiedono di essere aiutati a fuggire da situazioni di conflitto.

Margherita De Cataldo

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