La Sony brevetta una lente a contatto in grado di fotografare

Scattare una foto con gli occhi, grazie alle lenti ideate dall’azienda giapponese, forse si può. 

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Quante volte vi è capitato di ammirare un bel panorama, la persona che amate, il cielo stellato e pensare “vorrei poter fotografare con gli occhi? Adesso (forse) si può! Infatti la Sony ha brevettato un particolare tipo di lente a contatto con incorporata una microcamera con tutte le caratteristiche di una macchina fotografica vera e propria: un sensore, un’ottica, un processore, anche un collegamento wireless per inviare gli scatti direttamente ad un dispositivo ad essa collegato. Fantascientifico vero?

Cose del genere le abbiamo sempre etichettate come “roba del futuro” tipo le macchine volanti. Ma l’azienda giapponese non è stata l’unica ad avere quest’idea. Infatti già Google e Samsung avevano depositato dei brevetti per questo tipo di invenzione, ma quello proposto da Sony è di gran lunga più avanzato e dettagliato. Il prototipo (su carta) presenta una lente a contatto con un sensore che misura la pressione della palpebra, altre impostazioni regolano lo zoom, l’apertura dell’obiettivo, un’ottica per la messa a fuoco e addirittura un sistema che permette di stabilizzare l’effetto mosso dato dal movimento del bulbo oculare nel momento dello scatto.

Già, per scattare una foto bisogna soltanto fare un occhiolino, e le varie funzioni vengono attivate mediante il movimento dell’occhio. Il “tasto” on – off è sempre il movimento della palpebra. I sette ingegneri padri di questa lente a contatto, inoltre, l’hanno resa capace anche di girare video, e tutti i file vengono salvati nella memoria. Insomma, praticamente è come avere una reflex professionale, grande la metà di un polpastrello, nell’occhio.

Ovviamente, unica pecca di queste novità super tecnologiche che sembrano uscite da uno spy film, è il mercato. Infatti, potrebbe essere molto difficile il posizionamento (che sicuramente non sarà in fascia value), ma anche il raggiungimento del mercato stesso in quanto in ambito fotografico il problema privacy è all’ordine del giorno, se dovessimo riuscire a fotografare con una strizzata d’occhio dove e quando vogliamo sarebbe fantastico, ma anche al limite della legalità.

Anna Somma

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