Le autorità russe recentemente hanno fatto irruzione negli stabili gestiti da Sergei Torop e non potevano credere ai loro occhi. Prima di tutto, chi è Sergei Torop? Ex agente della polizia stradale, 59 anni, è accusato di aver organizzato una comunità illegale, una vera e propria setta, di cui si professava il capo. Si sapeva già da tempo che amava definirsi la “reincarnazione di Gesù”; ma come tutto ciò è diventato possibile?
“Sono la reincarnazione di Gesù”: la storia di Sergei Torop
Elicotteri in volo, soldati ovunque, arresti degni di un poliziesco americano. Come ha fatto un uomo di 60 anni ad avere un tale ascendente su così tante persone? La storia di Sergei Torop inizia nel lontano 1989. Mentre il muro di Berlino crollava, cambiando la storia del mondo, un uomo di Krasnodar perdeva il proprio lavoro da ufficiale del traffico, il suo nome era Sergei Torop. Due anni dopo, nel 1991, l’ex agente fonda la Chiesa dell’Ultimo Testamento. Il nuovo culto riesce ad attecchire nei piccoli villaggi della Siberia e acquisisce ben presto migliaia di discepoli. In pochi anni acquisisce un grande seguito, anche tramite dichiarazioni molto sopra le righe:
Non sono Dio. Ed è un errore vedere Gesù come Dio. Ma io sono la parola vivente di Dio padre. Tutto ciò che Dio vuole dire, lo dice attraverso di me
Nel seguente video qualche immagine e una breve enunciazione della vicenda da parte del quotidiano “The Guardian“:
Il culto che Vissarion (così si faceva chiamare) proponeva era una commistione di riti, principalmente afferenti dal cristianesimo ortodosso. Oltre a ciò una serie di norme e comportamenti del tutto particolari, ad esempio si adottava uno stile di vita vegano, era vietato lo scambio di moneta all’interno della comunità e, cosa più simpatica, il Natale si festeggiava il giorno del compleanno di Vissarion. Di fronte a questo nuovo culto la Chiesa ortodossa russa ha preso le distanze condannando la setta e qualunque tipo di comportamento riconducibile ad essa. Con l’arresto del capo non si sa come si comporteranno i membri della comunità o cosa succederà a loro.