Io non sono bella, io sono forte. Io guardo al di là di quel muro che mi schieri davanti, e ci vedo un campo di margherite profumate.
C’è chi fin dalla più tenera età vive di sogni. C’è chi è abituato fin da piccolo a vivere d’immaginazione, a nuotare liberamente nell’oceano delle sue illusioni, a galleggiare nelle proprie immagini fantastiche, a vivere in prima persona la vita dei propri eroi.
Perché tutti abbiano degli eroi.
Tutti abbiano un modello da imitare, qualcuno che ammiriamo e che vorremmo essere.
Io non sognavo i supereroi, non volevo essere un vegeta dai capelli platinati, o una super top model anoressica. Io sognavo gli eroi dei miei libri preferiti, o dei miei film.
Quelle donne che affrontano la vita a muso duro, e superano le difficoltà armate di buona volontà, e di un sorriso, a volte tirato, sempre stampato in faccia. Quelle donne che sognano sempre, e grazie al loro coraggio ce la fanno. Si ce la fanno, e realizzano i loro sogni.
E io di sogni ne avevo davvero tanti.
Io non sono bella, io sono forte.
Una volta mi dissero di scriverli tutti su dei post it di carta.
Dovevo scrivere tutto quello che volevo ottenere dalla vita su dei microscopici foglietti di carta.
E attaccarli nella mia cameretta, per averli sempre fissi davanti agli occhi. Per non dimenticarsi di avere degli obiettivi, forse. Io incominciai a scrivere. Uno, poi due, poi tre…
La mia mente già divagava, attraversava Paesi lontani, già non ero più connessa all’interno della stanza, già avevo difficoltà a concentrarmi su quel che stavo facendo, già non avevo idea di come canalizzare tutto quel grande mondo all’interno di tanti minuscoli post it.
Già, già, già, tutto capitava maledettamente troppo in fretta. E poi la mia cameretta era decisamente troppo piccola.
Scrivevo, scrivevo, e ancora scrivevo. E non riuscivo a smettere, non potevo dare la priorità ad un sogno piuttosto che un altro, non potevo scegliere, decidere, non potevo permettermi di tralasciare assolutamente nulla.
Io non sono bella, io sono forte.
Cosa volevo ottenere? Già, che cosa?
Una sola cosa mi era già chiara all’epoca. Volevo essere dannatamente indipendente e felice.
Volevo essere forte d’animo, emotiva ma determinata, sensibile ma testarda, fragile, forte, sincera. Con tutti, ma specialmente con me stessa.
Avrei accettato tutto, i miei limiti, le mie debolezze, le mie cadute, le mie rovine e i miei graffi. Avrei trasformato le ferite in tatuaggi indelebili sulla mia pelle, e le lacrime in diamanti preziosi.
Avrei pianto, eccome se avrei pianto. Ma avrei anche riso sguaiatamente, mostrando al mondo la dentatura imperfetta di una donna che ride.
Io non sono bella, io sono forte.
Si dice che dietro ad un grande uomo ci sia sempre una grande donna. Ma dietro ad una donna forte chi c’è? Questo non è dato a nessuno saperlo, perchè una donna forte non permette a nessuno di leggerle dentro. Ciò che custodisce nel suo cuore nasce e muore là, come le sue lacrime amare, che versa in silenzio.
La donna forte non è la siluette che ama fluttuare tra le bancarelle, non è la geisha che indossa la maschera perfetta, dall’alto del suo tacco 12.
E’ anche la bambina goffa che si muove a passi incerti. Quella che sorride al mondo solo perchè oggi c’è il sole.
La piccola donna che salta nelle pozzanghere, perchè ama osservare il suo riflesso nelle chiazze d’acqua.
E’ colei che non ha paura di mettersi in gioco, di sporcarsi, di spezzarsi un’unghia.
La donna forte avrà sempre il coraggio di aprire quella porta vietata, perchè è solo dietro quella che potrà scoprire le sorprese che le riserva continuamente la vita; e ridere, continuare a ridere ed emozionarsi ancora.
Io non sono bella, io sono forte. Io guardo al di là di quel muro che mi schieri davanti, e ci vedo un campo di margherite profumate.
Alla bambina forte che sono stata augurerei unicamente di essere libera.
Libera da ogni canone, criterio logico, pregiudizio, stereotipo, preconcetto, tabù.
Perchè la nostra esistenza va vissuta come l’aria, con il coraggio del vento.
Auguro a me stessa l’amore, quello vero, puro, essenziale. Di un uomo, di una donna, o anche solo di me stessa.
Mi auguro anche la spensieratezza, la gioia di vivere sempre il profumo di una margherita, e di non scordarmi mai di riempire i miei polmoni dell’odore dell’asfalto bagnato, dopo un giorno di pioggia.
Auguro alla bambina che sono stata di non soffocare mai nella trappola dell’esistenza distratta ed indaffarata, quella dove ogni secondo è prezioso, e non si ha mai il tempo per scambiarsi un sorriso.
Viviamo soffocati da un’esistenza di plastica, scandita da orari prefissati, traffico, stress, nervosismi.
Vi immaginate mai quanto sia impegnativo essere donna?
Io non sono bella, io sono forte.
Siamo oppresse costantemente da stereotipi femminili. Per quanti passi avanti possiamo aver fatto nel corso degli anni, la triste realtà è che l’immagine che si veicola dell’essere femminile, in tutti i mezzi di comunicazione, a cominciare dalla pubblicità e dal puro e glaciale marketing, continua ad essere quella di un essere fragile, una metà di una mela alla costante ricerca della sua completezza, e, diciamocelo pure, la figura di donna umanamente accettata dev’essere figa e civettuola.
E’ come se il nostro unico scopo sia quello di apparire belle, affinchè il resto del mondo possa osservarci con soddisfazione e godimento.
Ecco il movimento che affronta una volta per tutte la guerra tra i sessi, determinato più che mai ad abbattere questi stra maledetti stereotipi femminili.
“Strong is the new pretty” nasce da delle semplici fotografie di una mamma, Parker, che immortala le sue bimbe mentre giocano con gli amici, vivono situazioni di vita quotidiana, semplicemente si divertono.
L’obiettivo è quello di eliminare il preconcetto di “posa”, dove vi sarebbe emerso un candido quanto tirato e falsissimo sorriso, e poca reale essenza. Situazioni quotidiane in cui le piccole presentano uno sguardo feroce, animalesco, appaiono imperfette ma indiscutibilmente forti.
“Strong is the new pretty” si è trasformato in un fenomeno virale che ha fatto il giro dei media.
“La fiducia in noi stesse, la forza, e la totale indifferenza sull’apparire belle o no, è il vestito che meglio ci starà in tutta la nostra vita”.
Io non sono bella, io sono forte.
Elisa Bellino