Che sia l’era delle stranezze non v’è dubbio. Che ormai siamo abituati a tutto, anche. Ma questo sondaggio politico dell’ultima ora lascia davvero molti spunti di riflessione e soprattutto apre una voragine insanabile di contraddizioni.
Sono i cosiddetti immigrati di ultima generazione, per i quali si intendono i giovani ragazzi stranieri che ormai vivono da anni nel Bel Paese. E pare non vedano di buon occhio l’accoglienza verso altri immigrati e alle elezioni del 4 marzo 2018 voteranno la destra. Secondo quanto emerge da alcune testimonianze infatti, sembra che stia nascendo in loro un forte senso patriottico e nazionalista. Forse tutto questo è stato alimentato dagli slogan di Salvini e dalla campagna politica leghista estremista di alcuni di cui non vogliamo fare i nomi? Sta di fatto che mentre si urla la parità umana, mentre sono in tanti a subire e a soffrire atti razzisti e si cerca di difendere gli immigrati dalla furia folle dell’ideologia fascista, gli stessi o molti di loro, si schierano col nemico. No, non sono fotomontaggi quelli che vedete. Sono giovani ragazzi che si sono cosi tanto integrati in Italia da pensare di doverla proteggere dagli stranieri (?) e sposare i dogmi di Casapound.
“La Lega non è razzista, non lo è più. La Lega che mi piace è quella che sta creando Matteo Salvini, un grande comunicatore che cambierà l’Italia”. Sono le parole di Paolo Diop, arrivato in Italia quando aveva solo due mesi. E aggiunge: “L’immigrazione è un danno e va fermata. Chi viene qui deve fare come me: amare l’Italia”.
Alla domanda poi che gli viene fatta sull’essere chiamato ‘negro’ egli risponde: “Di colore è un’espressione ipocrita. ‘Negro’, invece, è un dato di fatto. Preferisco essere chiamato così!” E se lo dice lui!
Tanti di loro, secondo il sondaggio politico, hanno affermato che si sentono più italiani degli italiani stessi e magari è vero. Lavorano, contribuiscono a mandare avanti l’economia del paese. Ma stanno facendo l’errore di tanti: voler escludere il prossimo dimenticandosi del fatto che loro ce l’hanno fatta e l’Italia ha dato loro un’opportunità. Nonostante loro siano stati accolti, vogliono negare in maniera netta ed estrema la possibilità ad altri stranieri come loro che non hanno trovato fortuna e benessere nei loro paesi. Questo un po’ fa riflettere e un po’ spaventa anche. Questo ragazzo non è il solo a pensarla così in questo sondaggio politico. Proseguiamo il viaggio nelle testimonianze che ci portano nella mente di questi giovani.
Josef Lushi, madre ecuadoregna, padre albanese, sul suo profilo Facebook posta con orgoglio il motto del Principe del Macchiavelli “Il fine giustifica i mezzi”. Si definisce un accanito sostenitore della Lega, e dice: “Sono sovranista e più italiano degli italiani. Quando ho portato i documenti per prendere la cittadinanza, avevo con me anche tutte le pagelle, sin dalle scuole elementari. Mi piace Matteo Salvini per i suoi discorsi pieni di buonsenso. Condivido i suoi discorsi sulla necessità di abolire la legge Fornero, l’obiettivo di non essere più asserviti all’Europa e di fermare l’immigrazione clandestina. Non abbiamo niente da offrire ai nostri italiani, figurarsi a tutti quei disperati che arrivano dalla Libia”.
La teoria di questo ragazzo è che c’è differenza tra chi è venuto in Italia in maniera legale come i suoi genitori e chi, invece, è un profugo che entra nel Paese per colpa della politica di sinistra.
La dichiarazione di Beatrice Lai
Questa ragazza è figlia di una coppia mista. La madre è dell’Indonesia mentre il padre è italiano. Cittadinanza italiana, nata e cresciuta nella periferia ovest di Roma, frequenta l’ultimo anno del liceo linguistico ed è un altro esempio di questo sondaggio politico. E’ iscritta al movimento di estrema destra CasaPound, dove nel gruppo dei neo italiani c’è anche una studentessa siriana. Lei, ultimo anno al liceo linguistico di Roma, sul profilo di Facebook ha scritto un post che recita così : “Odio indistintamente e incondizionatamente”. E in una intervista rilascia queste parole: “Tutti mi chiedono come faccio a stare con la destra che avversa gli immigrati. E io rispondo che sono per l’accoglienza solo di chi può essere integrato. Gli italiani non devono essere discriminati per far posto ai profughi. Mi piace CasaPound perché è una comunità che mi ha accolto e mi permette di lottare per il cambiamento”. E conclude: “Sono per l’accoglienza solo di chi può essere integrato. Gli italiani non devono essere discriminati per far posto ai profughi”.
Non è certo un atto di riconoscenza questo. O peggio, farcela e poi lasciare in pasto ai lupi chi ci sta provando…
Claudia Marciano