Il solstizio d’invero è stato ieri, 21 dicembre. Ma che cos’è realmente? E quali sono le tradizioni legate a questo momento?
Solstizio d’inverno: un fenomeno astronomico
Il solstizio è un fenomeno astronomico il cui nome deriva dal latino e significa “sole fermo”. Infatti è proprio in questo momento che il sole smette di calare e rende quindi le giornate più corte. Dopo questo fenomeno, le giornate iniziano piano piano ad allungarsi.
L’individuazione dei solstizi, come pure degli equinozi, ha sempre permesso di determinare il cambio delle stagioni. Queste, a differenza di quello che si crede, non capitano sempre lo stesso giorno.
La Terra infatti non impiega sempre lo stesso tempo a ruotare su sé stessa. Quindi non è detto che il solstizio d’inverno sia sempre il 21 dicembre, data che determina l’inizio della stagione fredda.
Inoltre, quando si parla di solstizio d’inverno, non si intende un giorno ma un momento. Quest’anno, il sole è arrivato a toccare il punto più basso all’orizzonte intorno alle ore 23.30.
Passaggio dal buio alla luce
Nell’antichità il solstizio d’inverno veniva spesso festeggiato. Indicando infatti la fine dell’accorciarsi delle giornate, era come uscire dalle tenebre e andare verso la luce.
Questo momento veniva celebrato con feste e rituali. La tradizione germanica e celtica precristiana era solita banchettare sotto un pino. Anche in Italia il solstizio veniva festeggiato con i Saturnali. La rivincita del sole era quindi momento di gioia e rappresentava la rinascita della Terra.
Oltre alle credenze esoteriche, anche la religione ha sempre dato importanza al solstizio d’inverno. Molte persone infatti ignorano il perché il giorno di Natale capiti il 25 dicembre.
Questa data fu decisa da Papa Giulio I proprio per via del solstizio che veniva celebrato come festa del Sole. Papa Giulio I volle quindi attribuire a Gesù Cristo il significato di Sole di Giustizia e rinascita.
Elena Carletti