Che si tratti di tabagismo, alcol o gioco d’azzardo, ogni assuefazione è dura da battere.
Per quanto riguarda queste tipologie di abitudini e in modo particolare il fumo , c’è da considerare che la dipendenza è in un certo senso “doppia”, ossia vi è la dipendenza fisica, dovuta alle sostanze presenti nella sigaretta, e per di più vi è la dipendenza psicologica, ovvero quella legata a una sorta di ritualità del fumare, la consuetudine di compiere questo gesto in concomitanza di un certo momento.
Negli anni si è divulgata la conoscenza di svariati metodi per abbandonare il vizio: libri, riviste scientifiche, blog e quant’altro, promettono ai fumatori cure miracolose, che il più delle volte però falliscono miseramente. Infatti, ancora oggi non si sa quale sia la terapia più efficace, tant’è che il tentativo fa fiasco nell’80% dei casi.
Tuttavia, tra non molto la strategia più adatta per smettere di fumare potrebbe essere individuata da un test della saliva o del sangue, il quale sarebbe in grado di individuare il circolo metabolico che avviene nell’organismo successivamente all’assunzione della nicotina, identificando dunque un trattamento mirato che considera le particolarità specifiche del paziente. Lo studio è stato condotto dall’Azienda Ospedaliera Universitaria di Pisa, ed ha riscontrato che i fumatori caratterizzati da un processo di metabolizzazione veloce della nicotina, hanno un rischio di dipendenza inferiore rispetto agli individui con un metabolismo più lento della sostanza, i quali invece hanno bisogno di più sigarette per soddisfare il desiderio di fumare. Questo studio dovrà essere ulteriormente approfondito, ma certo è che sarebbe una svolta per tutti coloro che considerano il fumo come un enorme scoglio insuperabile.
Sicuramente, la ragione più valida per decidere di abbandonare una cattiva abitudine è rendersi conto degli effetti positivi che ne trarrebbe la salute, e dei danni a cui invece va incontro persistendo nel vizio. Inoltre, nel caso ciò non bastasse, vi sono sono molte altre motivazioni che possono spingere a smettere di fumare, come la salute di chi ci sta vicino, per sentirsi psicologicamente più liberi o anche semplicemente per risparmiare: ognuno può affidarsi al movente che ritiene più convincente per se stesso e armarsi innanzitutto di una cosa fondamentale, una volontà ferrea.