Lo smart farming sta guadagnando sempre più terreno. Il futuro dell’agricoltura, settore che riveste una funzione strategica nell’economia nazionale, sta attraversando una fase di trasformazione epocale, spinta dall’introduzione di nuove tecnologie e dall’urgenza di potenziare competenze e consapevolezza. La sostenibilità e l’innovazione si stanno rivelando le forze trainanti di questo cambiamento. In tale contesto, l’adozione di soluzioni digitali e tecnologie avanzate si presenta come una necessità per migliorare l’efficienza, ottimizzare le risorse e fronteggiare le sfide globali, come i cambiamenti climatici e la crescente domanda di cibo.
Nel corso di un incontro organizzato da Copagri durante la manifestazione Agricoltura È a Roma, si è discusso ampiamente di come la ricerca e l’innovazione possano determinare la transizione verso un’agricoltura più moderna e sostenibile. L’incontro ha rappresentato un’occasione importante per fare il punto su come le tecnologie intelligenti possano supportare gli agricoltori nella gestione delle risorse e nella gestione dei processi produttivi.
Il contributo fondamentale dei professionisti
Un aspetto centrale dell’incontro è stato il ruolo dei professionisti del settore, come i dottori agronomi e forestali, che sono chiamati a fare da ponte tra la ricerca scientifica e le pratiche agricole quotidiane. Secondo Mauro Uniformi, presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Agronomi e Forestali (CONAF), è proprio la collaborazione tra i vari attori, tra cui istituzioni, organizzazioni professionali e ricercatori, a costituire il motore per trasformare l’innovazione in opportunità concrete. Infatti, il professionista è colui che deve tradurre i dettami scientifici in applicazioni pratiche che possano essere implementate sul campo.
Il presidente Uniformi ha sottolineato come il settore agricolo debba adottare una visione condivisa, in cui la sinergia tra il mondo accademico, le istituzioni e le aziende agricole sia fondamentale per affrontare le sfide emergenti. In particolare, la questione delle innovazioni digitali e dell’adozione di strumenti come la tecnologia per l’agricoltura di precisione è cruciale per supportare gli agricoltori nell’attuazione di pratiche più sostenibili ed efficaci.
Smart farming e cambiamenti climatici
Le tecnologie digitali sono ormai un pilastro per l’agricoltura moderna, e tra le principali aree di applicazione si annoverano lo smart farming, l’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e l’agricoltura di precisione. Queste tecnologie permettono una gestione più razionale delle risorse naturali, come acqua e suolo, riducendo gli sprechi e migliorando la produttività complessiva. Ma non solo. Le strategie digitali consentono di monitorare in tempo reale le coltivazioni, raccogliendo e analizzando dati che orientano le decisioni in merito a irrigazione, fertilizzazione e difesa delle piante.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale (IA) e dei sistemi di monitoraggio avanzati si rivela fondamentale per affrontare i cambiamenti climatici e le sfide ambientali. Le previsioni meteorologiche avanzate, i sensori per il monitoraggio delle colture e i droni per la mappatura dei terreni permettono agli agricoltori di adattarsi rapidamente alle variabili climatiche, ottimizzando le risorse e riducendo l’impatto ambientale.
La sostenibilità economica e ambientale come obiettivo
Un altro tema cardine dell’incontro è stato il concetto di sostenibilità, che comprende sia la dimensione economica che quella ambientale. Luigi Ledda, Consigliere CONAF e Direttore del Centro di Ricerca SFARM dell’Università Politecnica delle Marche, ha evidenziato come le tecnologie digitali possano contribuire a ridurre gli impatti negativi sull’ambiente, migliorando l’efficienza dell’agricoltura. L’applicazione di pratiche di agricoltura di precisione consente infatti di ridurre l’utilizzo di fertilizzanti, pesticidi e acqua, elementi chiave per preservare la biodiversità e le risorse naturali.
Tuttavia, la sostenibilità non riguarda solo l’ambiente. Ledda ha infatti parlato della sostenibilità economica, che si ottiene grazie all’ottimizzazione delle risorse, alla riduzione dei costi e all’aumento della produttività. Le tecnologie avanzate permettono anche una gestione più efficiente delle colture, il che si traduce in una maggiore competitività sul mercato, favorendo la crescita delle aziende agricole e il loro sviluppo sostenibile nel lungo periodo.
Innovazione e opportunità per il settore agricolo
Il passaggio dal modello agricolo tradizionale a uno più digitale e innovativo non è solo una questione di miglioramento tecnologico, ma rappresenta anche una sfida culturale. Come ha sottolineato Mauro Uniformi, gli agricoltori hanno bisogno di strumenti più snelli ed efficienti, che permettano loro di dedicare più tempo all’innovazione, all’analisi dei mercati e all’investimento sul futuro.
L’adozione di nuove tecnologie implica anche un processo di formazione continua e aggiornamento delle competenze. I professionisti del settore, attraverso la loro formazione, sono chiamati a sensibilizzare gli agricoltori sulle potenzialità di questi strumenti e a supportarli nell’adozione di soluzioni che possano realmente fare la differenza nella gestione delle risorse e nella riduzione degli impatti ambientali.